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Contributi per il retrofit elettrico

Pubblicato il decreto del MIMS che disciplina l’erogazione dei contributi destinati ai proprietari di veicoli per l’installazione di sistemi di riqualificazione elettrica sui propri veicoli delle categorie internazionali M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1, N1G, immatricolati originariamente con motore termico.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 215 del 14.09.2022 è stato pubblicato il DM 19.07.2022  riguardante la “Erogazione di contributi destinati ai proprietari di veicoli per l’installazione di sistemi di riqualificazione elettrica in sostituzione del motore termico”,  di cui all’art 74-bis della L. 126/2020 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il decreto, firmato lo scorso 20 luglio dal Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico, disciplina i criteri e le modalità di concessione ed erogazione del contributo destinato ai proprietari dei veicoli per l’installazione di sistemi di riqualificazione elettrica in sostituzione del motore termico.

A tal fine, con il provvedimento, in vigore dal 15 settembre 2022, vengono stanziati 14 milioni di euro, di cui 12 in conto residui di stanziamento di provenienza 2021 e 2 in conto competenza 2022.

Di seguito i contenuti principali del DM in oggetto.

Viene previsto che per la gestione del contributo il MIMS si avvalga di una specifica piattaforma informatica la cui gestione è affidata, sulla base di apposita convenzione, alla Società Consap S.p.A. quale soggetto responsabile dell’attività istruttoria della misura e di pagamento (art. 1).

Si precisa che per sistema di riqualificazione elettrica si intende un sistema che consente di trasformare un veicolo immatricolato originariamente con motore termico in un veicolo con esclusiva trazione elettrica (art. 2).

I contributi sono destinati alle persone fisiche e persone giuridiche che installano, in Italia, entro il 31 dicembre 2022, un sistema di riqualificazione elettrica sui propri veicoli delle categorie internazionali M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1, N1G, immatricolati originariamente con motore termico.

L’installazione va fatta da un’impresa esercente l’attività di autoriparazione di cui alla L. 122/1992, individuata con almeno uno dei seguenti codici Ateco (anche come attività secondaria):

  • 45.20.3 -Riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli (include riparazione di sistemi di iniezione elettronica, riparazione di carburatori, officine di riparazione, installazione di impianti GPL e metano);
  • 45.20.1 – Riparazioni meccaniche di autoveicoli (include riparazioni meccaniche, manutenzione ordinaria, riparazioni meccaniche di veicoli speciali).

L’art. 3 riconosce, a partire dal 10 novembre 2021 e fino alla disponibilità dei fondi, un contributo, nella misura del 60% del costo di riqualificazione fino ad un massimo di 3.500 euro, nonché un contributo pari al 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA, all’imposta di bollo e all’IPT.

I contributi, assegnati secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste fino ad esaurimento delle risorse disponibili, sono corrisposti al proprietario richiedente del veicolo, previa registrazione sulla specifica piattaforma informatica della Consap S.p.A. Il MIMS, con avviso pubblicato sul sito www.mit.gov.it, comunicherà la data della messa in esercizio della piattaforma informatica. Il rimborso avverrà tramite accredito sul conto corrente le cui coordinate bancarie sono fornite al momento della presentazione dell’istanza di contributo.

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