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Oasi, piscine e robot amici. Ecco Villa Bellombra 2.0

Inaugurato il nuovo hub da 99 posti a Casteldebole, costato 21 milioni di euro All’interno strutture riabilitative futuristiche. Orta: «La dedichiamo ai bolognesi»

Circondato dal verde, si erge quasi come un tempio. Ma con grandi vetrate moderne, luminosi spazi e aree all’insegna della tecnologia dedicate alla riabilitazione. È la nuova struttura di Villa Bellombra, inaugurata ieri in via Casteldebole, frutto di un impegno e di un investimento di 21 milioni che ora consente al presidio ospedaliero accreditato di aprire le sue porte alla comunità. In una cornice suggestiva e all’insegna della natura, l’ospedale specializzato nella riabilitazione intensiva conta 99 posti letto e 54 stanze suddivise in tre reparti: si aggiungono all’elenco 16 ambulatori, una piscina per la riabilitazione specializzata ospedaliera, un bar-bistrot e cinque palestre con attrezzature robotiche di ultima generazione, per ottomila metri quadri al coperto.

Così, la storica sede fondata nei primi anni ’20 del Novecento si trasferisce all’interno di un edificio caratterizzato da architettura green e innovativa, che ha già permesso alla nuova realtà di vantare il premio internazionale ‘Best Contemporary Healthcare Building’, conferito all’architetto Gianluca Brini. Il progetto di realizzazione, invece, è stato affidato alla società Ing. Ferrari Spa. «Nessun finanziamento a fondo perduto o agevolazioni, solo risorse proprie e ingenti prestiti bancari. Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha creduto in questa sfida fin da subito – fa sapere l’amministratore delegato del Consorzio Colibrì, Averardo Orta – Abbiamo dato il massimo impegno per costruire la migliore struttura riabilitativa a livello europeo: quest’opera, che dedichiamo a Bologna e ai bolognesi, protende verso un obiettivo ben preciso». Quale? «Il paziente che necessita di una riabilitazione intensiva neurologica potrà trovare un’ispirazione positiva per il suo percorso, fin dal primo momento – spiega Orta –. Anche per questo ciò che abbiamo realizzato è una struttura aperta che porti avanti contatti con realtà all’estero e con l’Università, al fine di raccogliere il meglio che c’è in questo ambito e restituirlo, poi, al degente».

Tantissimi i volti noti e non solo accorsi per celebrare la nuova struttura, tra cui il governatore Stefano Bonaccini, l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini e il sindaco Matteo Lepore: «Oltre ai muri, qui ci sono importanti competenze – sottolinea il primo cittadino – e si tocca con mano l’umanizzazione della sanità. Lo sforzo portato a termine è grande». Il progetto riabilitativo e assistenziale multidisciplinare potrà fare leva su macchinari all’avanguardia, come gli esoscheletri per affrontare anche le disfunzioni più gravi.

Giorgia De Cupertinis, Il Resto del Carlino – 16 settembre 2022

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