Sangiorgi, Fd’I: «San Lazzaro e Pianoro avrebbero potuto, insieme, valutare l’apertura dell’altro senso su Madre Teresa di Calcutta»
Continuano le polemiche, di residenti, commercianti e politici, in meriti ai lavori che, per due settimane e fino all’inizio delle scuole, coinvolgeranno la trafficata e centrale via Andrea Costa, a Rastignano, frazione alle porte di Pianoro. C’è anche chi, però, come il consigliere d’opposizione Fd’I sanlazzarese Alessandro Sangiorgi fa una proposta per agevolare almeno il traffico. Sangiorgi, infatti, torna sulla possibilità di usufruire della corsia di via Madre Teresa di Calcutta che dal Dazio porta al Trappolone (tratto sanlazzarese), corsia che è esistente ma non viabile.
«Riceviamo continue segnalazioni del traffico che circonda Rastignano. In questo periodo, poi, più che mai. In primis a causa dei lavori che interessano la via Andrea Costa. Perchè almeno per il periodo non aprire via Madre Teresa di Calcutta anche nell’altro senso. I Comuni e le amministrazioni dialogano tra loro?» dichiara Sangiorgi che, poi, aggiunge: «La situazione è inaffrontabile per chi vive in zona e chi è pendolare. Se poi ci si aggiunge qualche altro disagio è finita. Qualche sera fa i residenti erano bloccati in automobile su via del Dazio a causa di un incidente sulla via Nazionale Toscana. Residenti che, in parte inferociti e in parte perplessi, si chiedevano come mai non fosse aperto a doppio senso il primo stralcio del Nodo di Rastignano. Avevo già criticato la scelta politica, che ritengo errata, di non volere aprire a doppio senso di marcia il primo stralcio del Nodo. Certe situazioni, poi, andrebbero riviste e ripensate. Fare i lavori a inizio settembre causa problemi, ma se si aprisse il tratto in questione forse ce ne sarebbero un pò meno».
Sui danni arrecati, dai lavori di via Andrea Costa, a Rastignano, al commercio, a residenti e lavoratori è anche l’imprenditrice pianorese Naike Gruppioni, candidata alla Camera nel collegio uninominale di Bologna per Azione: «Condivido le osservazioni fatte precedentemente dall’Ascom locale. Sono lavori che andavano effettuati nel mese di agosto quando la maggior parte delle attività produttive erano chiuse. Sono disagi che comporteranno danni economici che nessuno risarcirà mai. Rispondere, come ha fatto la sindaca Filippini, che le vacanze valgono anche per chi lavora nei cantieri, è assurdo: un’amministrazione sensibile a questi problemi avrebbe concordato tempi di intervento tali da ridurre i danni per le attività economiche locali».
di Zoe Pederzini, il Resto del Carlino, 6 settembre 2022
