In media, i costi per le attività sono triplicati. Coinvolti tutti i settori: dalle strutture per anziani alle concessionarie, dai panifici agli hotel
L’idea è quella di rendere trasparente l’aumento dei costi energetici che bar, ristoranti e negozi sono costretti a sostenere. E protestare, a gran voce, contro i folli rincari che ostacolano le attività commerciali. Così l’iniziativa ’Bollette in vetrina’, fortemente voluta da Confcommercio Ascom e Fipe, intende sensibilizzare i clienti sui rincari e chiedere al governo una riduzione del costo delle utenze, un credito d’imposta e una rateizzazione annuale delle bollette. Di mese in mese, i confronti dei prezzi attuali con quelli dell’anno precedente – esposti in vetrina – metteranno infatti in luce il difficile scenario che mette ora a rischio il bilancio del 2022. Ecco alcune testimonianze:
Panificio Giardini + 4.906 euro Aumento notevole, mensile, per le bollette del Panificio Giardini di via Pontevecchio: si passa da una spesa di 1.847,48 euro a una spesa complessiva di 7.874,80 euro.
City Hotel + 19.781 euro Al Best Western City Hotel srl la spesa è aumentata da 3.345,15 euro a ben 23.126,08 euro, una stangata in piena regola per una struttura ricettiva che affronta tante spese.
Macelleria Zivieri + 14.767 euro Bollette più che salate, ultimamente, anche per la Macelleria Zivieri, l’impresa è passata a spendere mensilmente da 7.458,59 euro a 22.225,64 euro, anche qui una vera stangata.
Istituto Sant’Anna + 31.608 euro All’Istituto Sant’Anna e Santa Caterina di via Pizzardi la spesa mensile è passata da 16.622,02 euro a 48.230,89 euro, oltre 30mila euro totali di rincaro per le utenze.
Adesso Pasta + 7.859 euro Oltre 7mila euro in più rispetto all’anno scorso, quando la bolletta ammontava a 2876,76 euro. Ora, lo storico ristorante dovrà invece sborsare oltre 10mila euro.
My Suites Home + 4.240 euro Il cartello parla chiaro. Per My Suites Home l’aumento è di 4.240 euro. Soltanto nel periodo maggio-giugno 2021, infatti, la bolletta ammontava a 1.913 euro, mentre ora a 6.153 euro.
Tolomelli + 22.325 euro Un aumento fuori controllo, confermato dalle cifre sulla bolletta di Tolomelli, amministratore di condominio: l’esercizio per il gas è passato da 22.675 a 45.056 euro.
Pasta fresca Primo + 894 euro Ammonta a 894 euro la cifra che Pasta fresca Primo dovrà pagare in più: il negozio, come conferma il cartello appeso in vetrina, è passato da 2.000 euro a 2.894 euro.
Di Pisa + 7.807 euro Una ’bolletta bollente’. E no, non è un gioco di parole: cresce di oltre settemila euro la cifra che Di Pisa dovrà ora pagare in più, sfiorando in totale una spesa di 11.600 euro.
C.AR.TEC. + 970 euro Oltre novecento euro. O meglio, nel dettaglio, sono 970 euro in più da pagare rispetto allo scorso anno: da 219 euro a 1.189 euro. Questo il caro bollette di C.AR.TEC. snc.
Macelleria dell’Edera + 1.371 euro Alla Macelleria dell’Edera i costi dell’energia sono più che raddoppiati: in un mese si è passati da 895,79 euro a 2.266,09 euro, con previsioni sul futuro che non lasciano ben sperare.
Stracciari + 21.937 euro La concessionaria di auto Stracciari spa non è stata, anche lei, esente da aumenti notevoli in tema di utenze: per l’energia al mese si è passati da 8.991,81 euro a 30.928,18 euro.
Bertocchi + 18.228 euro Lo studio Bertocchi, amministratore di condominio, è passato come esercizio a spendere da 35.551,38 euro a 53.779,12 euro, anche qui un aumento più che considerevole.
Motorfelsinea + 6.027 euro Rincaro notevole, infine, anche per la concessionaria Motorfelsinea: la spesa mensile per le bollette è passata da 1.847,48 euro a 7.874,80 euro, un aumento considerevole.
g.d.c., Il Resto del Carlino – 2 settembre 2022