Gino Fabbri (pasticcere): «La bolletta dell’energia pagata nel dicembre 2020 era di 4.800 euro, nello stesso mese l’anno dopo era di 11.300 euro»
«La bolletta dell’energia pagata nel dicembre 2020 era di 4.800 euro, nello stesso mese l’anno dopo era di 11.300 euro. L’ultima pagata a giugno è stata di 10mila euro». Gino Fabbri, maestro pasticcere di fama internazionale, non nasconde la preoccupazione.
Ci sono risparmi che potete attuare?
«Purtroppo no. Non possiamo interrompere la catena del freddo e le nostre 50 celle frigo devo operare tutte o fermare robot, impastatrici o macchine per il caffè»Aumentare un po’ i prezzi dei prodotti?
«Poco attuabile perché poi la gente non compra, i i rincari investono tutti. Faccio solo un esempio: anche se portassi il caffè a due euro coprirei i costi, ma il margine sarebbe quasi nullo».Quindi, qual è la prospettiva per le pasticcerie?
«Ero al telefono anche poco fa con alcuni colleghi: stiamo cercando di tenere botta sperando in una politica energetica mirata, non certo quella che stiamo sentendo nella campagna elettorale che non ha nulla di concreto».Quanti dipendenti ha?
di m. ras., Il Resto del Carlino, 28 agosto 2022
«Quattordici, più tutto l’indotto. Servono strategia forti che vanno dal gas, all’eolico, al solare, al nucleare, altrimenti sarà veramente dura resistere».