Piero Scandellari (Centergross) non nasconde le preoccupazioni per una situazione che potrebbe diventare insostenibile
«Abbiamo al nostro interno 680 aziende e già il 15 per cento di queste ci ha chiesto di staccare loro il gas». Piero Scandellari, presidente del Centergross non nasconde le preoccupazioni per una situazione che potrebbe diventare insostenibile.
Si aspetta che altre chiedano di restare al freddo perché non ce la fanno a pagare?
«Sicuramente, molte devono ancora riaprire e siamo già a queste percentuali destinate a crescere. D’altra parte si paventa una situazione in cui l’aumento del gas potrebbe aumentare ancora di 4/5 volte. Comunque posso dire che tali aumenti, anche se più contenuti, sono iniziati ben prima della guerra in Ucraina».Voi, come società, come vi state regolando con i fornitori di gas?
«Il prezzo, rispetto a un anno fa, è dieci volte superiore e l’Eni ci ha chiesto una fideiussione sulla metà di quelli che sono i nostri consumi medi annui, cioè 2,5 miliardi di metri cubi. E la vogliono nel giro di una settimana. Abbiamo dato un anticipo poi ho detto loro che provvederemo un po’ più avanti. D’altre parte è naturale che vogliamo garanzie perché sanno che molti non riusciranno a pagare».Cosa vi aspettate dalle istituzioni?
di Monica Raschi, Il Resto del Carlino, 28 agosto 2022
«Sicuramente un intervento del governo, ma è certo che il gas non ci sarà per tutti».
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