Il direttore di Ascom fa appello anche al Governo per rispondere con misure concrete ai rincari «Finora non ci sono stati interventi strutturali riguardo il problema e questo non ci fa ben sperare»
«Siamo molto preoccupati per quello che accadrà nel prossimo autunno. Governo e istituzioni di qualsiasi livello diano delle risposte a famiglie e imprese, perché finora i tempi di reazione sono stati troppo lenti». I dati degli ultimi quattro mesi sui rincari delle bollette, i picchi di benzina e gasolio e le montagne russe dei tassi variabili dei mutui suonano come un fastidiosissimo campanello d’allarme in casa Ascom.
L’associazione di categoria aveva da tempo segnato alle istituzioni alcune criticità, ora però i numeri per le aziende e per i nuclei familiari sono impietoso. «Dopo quattro mesi siamo davanti a fatti inequivocabili – sottolinea Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom Bologna –. Si va dall’aumento del 170% delle bollette per le aziende al raddoppio del 100% per le famiglie. I prezzi dell’energia elettrica hanno continuato a crescere in maniere molto forte, senza alcun argine».
Come si fa ad arrestare quest’onda direttore?
«Malgrado i rincari si fossero palesati da tempo, nulla è avvenuto. Penso al costo del gas, che pure è diminuito in estate, ma per l’autunno cosa accadrà? Siamo preoccupati, non ci sono stati interventi strutturali che facciano ben sperare».
Anche i carburanti continuano a pesare tantissimo.
«Benzina e gasolio stazionano attorno ai 2 euro al litro, un aggravio notevole per esempio per tutta la logistica. E l’ultima voce che è andata ad aggiungersi sui bilanci di imprese e famiglie è quella dei tassi dei mutui. Gli aumenti che la Bce ha imposto sui tassi variabili e sul costo del denaro negli ultimi mesi sono arrivati a produrre un +40%».
Assieme a tutto questo c’è un’inflazione pazzesca.
«Le aziende stanno cercando di assorbire tutte quelle speculazioni che hanno fatto seguito al conflitto Russia-Ucraina, speculazioni che non sono state adeguatamente combattute. A settembre temiamo un’ulteriore ondata di inflazione con il cambio di molti listini. In più, le famiglie, che ora in ferie sono tornate a spendere, quando ritorneranno alla loro vita normale dovranno fare i conti con questa situazione e dovranno fare delle scelte».
Temete il calo dei consumi?
«Certo, che non possono non portare a una contrazione degli acquisti».
Come si dovrebbe intervenire a questo punto?
«La reazione che era stata chiesta a governo e istituzioni è stata più lenta rispetto al manifestarsi di tutti questi problemi. Parliamo ancora di tetto ai costi di luce e gas e di comunità energetiche, per dirne due, ma non basta. Come Ascom, assieme al presidente Enrico Postacchini, chiediamo un’azione congiunta molto forte, con il coinvolgimento delle diverse istituzioni, Stato, Regioni e Comuni, da Bologna a tutta la Città metropolitana, insieme con la Camera di commercio per trovare delle soluzioni e degli ammortizzatori che vadano a dare dei segnali forti a imprese e famiglie. Servono provvedimenti forti in tempi rapidi, un autunno che può essere caldissimo sta arrivando».