Dopo i nuovi allarmi di commercianti e residenti, da lunedì sono iniziati i blitz. Il questore: «E i risultati sono già evidenti, la gente ringrazia»
Un controllo al giorno per ridare tranquillità a una zona troppo spesso nel mirino della criminalità e dell’inciviltà. E l’attenzione dei «servizi ad hoc», spiega il questore Isabella Fusiello, da lunedì è puntata principalmente su piazza dell’Unità, via Matteotti, via Tibaldi e via Dall’Arca. «Ci hanno chiamato residenti e commercianti – chiarisce il capo della polizia cittadina – e noi siamo intervenuti immediatamente. Li ho incontrati, ho fatto con loro una passeggiata per vedere con i miei occhi la situazione. Ora la gente ci ringrazia per quello che stiamo facendo. Continueremo».
QUARTIERE SICURO
Il primo blitz è andato in scena alle 17 di lunedì, diretto dal commissario capo Alessandra Grassi, e ha portato al controllo di 56 persone, 39 straniere, e 10 veicoli, con gli accertamenti che hanno riguardato anche attività commerciali, soprattutto bar di via Matteotti e via Bolognese. Quattro extracomunitari senza documenti sono stati messi a disposizione dell’ufficio Immigrazione per procedere con l’espulsione ed essere poi accompagnati alla frontiera. Un altro straniero è stato denunciato per spaccio, un altro ancora segnalato alla Prefettura come assuntore. Nella rete, anche grazie all’ausilio dei cani antidroga, sono finiti 32,12 grammi di hashish e altri cinque di marijuana. «Quella è una zona particolare – prosegue il questore – che va costantemente monitorata e la nostra presenza va in questa direzione. Batteremo il territorio fino a quando la situazione non tornerà alla normalità».In via Matteotti c’è una signora a spasso con il cane: «Qui – racconta – di giorno e di notte gli spacciatori li vedi sempre. Alla polizia abbiamo chiesto di poter vivere a casa nostra tranquilli e non di dover rischiare di imbatterci in risse e accoltellamenti come già accaduto in passato. Vedere le divise in giro ci ridà sicurezza».
PRIMAVERA CALDA
Bolognina che era tornata fortemente a fare parlare di sé tra aprile e maggio quando due anziane vennero rapinate e buttate a terra a distanza di pochi giorni una dall’altra. Intervenne anche il sindaco Matteo Lepore, i carabinieri rafforzarono il personale delle stazioni Navile e Corticella aumentando i servizi ad alto impatto, la questura istituì i poliziotti di quartiere, attivi tutt’oggi a copertura soprattutto della parte che dà verso via Ferrarese. Spiega Alessandro, commerciante: «Ma qui non si tratta solo di criminalità, bensì anche di inciviltà che purtroppo caratterizza questa zona, colpisce chi ci lavora con un conseguente calo delle attività aperte». Spaccio, scippi e rapine da una parte, bivacco di senzatetto ed escrementi lasciati in giro dall’altra.
IL COMITATO
«Abbiamo interpellato il questore – racconta Simona Bentivogli, portavoce del comitato ‘Progetto Bolognina’, residente e commerciante del quartiere – perché speravamo in un intervento forte, cosa che stiamo vedendo in questi giorni. La sua presenza tra noi ci ha fatto molto piacere, ha potuto vedere direttamente cosa succede e constatare che quanto segnaliamo da anni non sono visioni. Ora confidiamo che i controlli durino a lungo». Il grosso del problema, ricorda, arriva dal tardo pomeriggio in poi, in particolare al calar della sera quando spaccio e risse diventano triste routine. «Serve un presidio, servono più uomini, serve un’attenzione costante – continua Bentivogli – Possibile vedere giovani che tirano cocaina sui tavolini di certi bar come se nulla fosse, o che quegli stessi esercizi commerciali, ricettacolo di criminali, continuino a restare aperti?». Più uomini uguale anche «più carabinieri a rafforzare la stazione Navile, ridotta all’osso». Infine la stilettata contro il Comune, «troppo spesso assente», perché «non si risolve tutto solo con la cultura».
Nicola Bianchi, Il Resto del Carlino – 4 agosto 2022