Rivisti due progetti d’area, commercianti contrariati. Ascom: «Troppa fretta. Anche al Mercato delle Erbe»
Una netta sforbiciata dei dehors ordinari in via delle Moline, accanto a riassetto, sempre dei tavolini all’aperto, in via San Gervasio. L’amministrazione comunale presenterà oggi il remaquillage di due tra i progetti d’area più importanti, per quanto riguarda la gestione dei dehors in centro, e sicuramente non stupisce la decisa riorganizzazione che coinvolgerà via delle Moline, già al centro di diversi dibattiti, specie da quando sono spuntati i dehors straordinari Covid, tra residenti, esercenti, ciclisti e anche la parte più a sinistra della maggioranza in Comune guidata dal sindaco Matteo Lepore. I nuovi progetti d’area entreranno in vigore dal primo ottobre di quest’anno e avranno una durata quinquennale (saranno le singole attività a dover richiedere le concessioni con le nuove regole), in mezzo alle due strade verrà rispettata la distanza minima acclarata, quella di 3 metri e mezzo per il passaggio di pedoni e biciclette.
MOLINE
Una delle strade simbolo della movida universitaria, al centro di una riqualificazione complessiva completa di semi-pedonalizzazione, era già nel mirino del Comune per una riorganizzazione dello spazio pubblico. Non sorprende quindi, come detto, che praticamente tutte le attività della via vadano a perdere un po’ di spazio per i dehors da quest’autunno, la svolta sul ripensamento dello spazio (in favore della sicurezza, delle bici e dei pedoni) su tutto il centro era già stato delineato da Lepore in campagna elettorale. Dall’Osteria delle Moline fino a Wok Around i dehors verranno praticamente quasi dimezzati. Molto critiche le associazioni di categoria. Per Confesercenti «il giudizio sulla riduzione dei dehors in via delle Moline è decisamente negativo – spiega il direttore provinciale Loreno Rossi –. Una sforbiciata che ci pare eccessiva e della quale non capiamo le ragioni. Ok, su via delle Moline doveva esserci un ridisegno, lo comprendiamo. Ma così il taglio è troppo penalizzante per le attività. Perché, ricordiamolo, quella dei dehors non è una paturnia delle attività. Ma è un’esigenza del mercato. Le persone vogliono stare all’aperto, c’è peraltro un’emergenza sanitaria che sta tornando». D’accordo Ascom. «Dispiace che l’amministrazione abbia assunto queste decisioni – sottolinea il direttore bolognese Giancarlo Tonelli –. Dispiace perché nel corso di questi due incontri con il Comune era stato tenuto uno spirito costruttivo. Già c’era stata la riduzione dei dehors Covid a 10 metri quadrati, si poteva ragionare in maniera diversa in prospettiva». Tonelli ricorda che il Covid, purtroppo, picchia ancora. «Da parte dei turisti, il dehors viene sicuramente considerato uno strumento importante, che dà serenità. L’emergenza Covid non è alle spalle, per cui riteniamo che una decisione del genere potesse essere presa senza alcuna fretta. In contagi continuano a crescere, la situazione è sempre fluida e il governo potrebbe allungare lo stato d’emergenza. Questi provvedimenti si potevano immaginare anche in una seconda fase».
SAN GERVASIO E NOVITÀ
Diversa invece la posizione sulla riorganizzazione dei dehors in via San Gervasio, dove secondo le ultime mappe i tavolini potrebbero anche leggermente aumentare. Ma sul dato complessivo del Mercato delle Erbe è Ascom a chiedere maggiore chiarezza. E magari un ripensamento. Confesercenti invece si dice «moderatamente soddisfatta», due sue richieste sono state accolte. Tonelli: «Anche sulle Erbe è stato fatto un lavoro molto importante per creare delle condizioni di dialogo e di collaborazione – aggiunge il direttore di Ascom Bologna –, per cui ci si poteva immaginare una soluzione migliore. Qualche riduzione c’è stata e non se ne vedeva la necessità. Speriamo che l’amministrazione le riveda». Ottenuto invece, per i progetti d’area, l’inserimento nella delibera del Comune della possibilità di piccoli ampliamenti delle attività o di nuovi ingressi nelle vie senza la modifica del piano d’area. «Una nostra richiesta», dichiara Confesercenti. Infine l’amministrazione sta ragionando se prorogare di due anni le concessioni dei dehors ordinari, per la maggior parte in scadenza 2023, per recuperare i due anni travolti dalla pandemia. La decisione, probabilmente positiva, potrebbe essere comunicata a breve.
Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 7 luglio 2022