fbpx
Cerca
Close this search box.

Una cascata di note butta giù il muro fra pubblico e artisti

Cinque concerti di musica classica da oggi al 7 luglio si parte con le arie più amate di Verdi, Puccini e Bizet

A Palazzo di Varignana, il resort sulle prime colline di Castel San Pietro creato attorno a un’antica villa bentivolesca, c’è un nuovo teatro dove si farà musica all’aperto. Il nome “Anfiteatro sul lago”, può far pensare a Bregenz o a Torre del Lago, luoghi che però avevano già a disposizione il loro specchio d’acqua. Qui, invece, si tratta di un ambizioso progetto di ingegneria naturalistica: da un pendio che ricorda un anfiteatro naturale è nato il progetto che ha dato vita a questo nuovo spazio teatrale con cinque gradinate da 200 posti. Il palcoscenico affaccia direttamente sul lago che viene utilizzato ogni giorno per irrigare vigneti e uliveti dell’azienda agricola del resort.

Passerà anche da qui l’ottava edizione del Varignana Music Festival, al via stasera alle 21 con cinque appuntamenti fino al 7 luglio curati da Musica Insieme e sempre fedeli all’impronta d’origine: l’idea è quel­la di abbattere il muro invisibile tra musicisti e spettatori prolungando il più possibile l’esperienza del con­certo senza la ritualità dei luoghi al chiuso. Le serate si aprono infatti con aperitivo e degustazione di oli e vini dell’azienda agricola di Palazzo di Varignana, mentre il dopo-concerto diventa l’occasione per vedere gli artisti da vicino. Sul fronte mu­sicale si comincia stasera con il Co­ro e l’Orchestra del Varignana Mu­sic Festival, compagine creata ad hoc per la manifestazione sotto la guida di Lorenzo Bizzarri: in pro- gramma cori, arie e duetti (col so­prano Elena Borin e il tenore Valerio Borgioni) dalle opere più amate di Verdi, Donizetti e Puccini, con in­cursioni nel catalogo di Bizet, Ma­scagni e nella “Vedova allegra” di Lehar.

Domani, alla stessa ora, arri­verà la Filarmonica Toscanini, con Alessandro Cadario sul podio e la violinista Francesca Dego nel Quin­to Concerto per violino di Mozart, quello che al terzo movimento saltare sulla sedia con un travolgen­te Rondò di turchesche atmosfere. Il 5 luglio sarà la volta di Alexander Romanovsky, ucraino di nascita ma italiano d’adozione (e anche di citta­dinanza), protagonista di un recital tutto votato a Chopin e Rachmaninov. Si va agli antipodi il giorno se­guente, nel segno dell’Argentina e di Astor Piazzolla, cui si dedicano Gloria Campaner al pianoforte, Alessandro Carbonare al clarinetto e il bandoneista Mario Stefano Pie­trodarchi, che della fisarmonica è uno dei massimi interpreti italiani.

La chiusura del Festival riporta sul palco Alexander Romanovsky, non più da solo, ma accompagnato dai solisti del Concertgebouw di Amsterdam, insieme per una versione cameristica del Primo Concerto per pianoforte di Chopin.

Luca Baccolini, La Repubblica, 29 giugno 2022

Articoli correlati

Fatturazione Elettronica

Fatturazione Elettronica

La soluzione più completa per gestire la tua contabilità.

E-mail Dipendenti

E-mail Dipendenti

Gestisci la posta con la webmail di Ascom.

PEC Clienti

PEC Clienti

La Posta Certificata per i Clienti Ascom.