La fondatrice: «È la risposta ai tanti che, dopo l’incendio, vogliono dare una mano». Per l’estate un banchetto all’aperto davanti al negozio
Una raccolta fondi on-line per ripartire. Fatta la conta dei gravi danni – per fortuna non strutturali – causati dal grave incendio del 20 maggio, la libreria per ragazzi ‘Giannino Stoppani’ prova a «rimettersi in piedi il prima possibile». «Speriamo entro fine settembre», afferma la fondatrice della libreria Silvana Sola.
Il crowdfunding, lanciato sulla piattaforma produzionidalbasso.com, «è la nostra risposta alla straordinaria comunità internazionale degli amici di Giannino, che da tutto il mondo ci chiedono come possono dare una mano», spiega Sola. Il sindaco Matteo Lepore si dice «convinto che tante persone daranno una prova d’affetto» partecipando alla raccolta fondi.
Intanto, annuncia il primo cittadino, in attesa dell’esecuzione dei lavori all’interno della libreria «abbiamo deciso di allestire un’area esterna per la vendita dei libri, appena sarà possibile». Si sta valutando come, dove e quando allestire il banchetto/gazebo.
Nel frattempo, «per collocare tutti i materiali» della libreria «abbiamo individuato un magazzino in via Matteotti, che è un bene confiscato alle mafie attualmente in carico al Comune».
Sola e collaboratori sono al lavoro per tentare una stima dei danni al patrimonio librario. Sugli scaffali «c’erano quasi 46.000 pezzi, di cui 35.000 libri». Di questi, calcola Sola, «il 20% circa è andato distrutto. E potrebbero esserci 22.000 libri da bonificare. Anche se stiamo ancora verificando quali libri possono andare in magazzino e quali, invece, dovranno andare al macero».
I locali della libreria danneggiati dal fuoco sono di proprietà pubblica. «In queste settimane – afferma Lepore – sono stati fatti dei sopralluoghi con le autorità competenti per avviare l’iter dell’assicurazione». Come Comune «ci impegneremo perché l’assicurazione farà la sua parte, ma dovremo anticipare una cifra importante per la parte di ripristino».
I librai della Stoppani stanno lavorando prendendo in mano i libri «uno per uno», spiega Sola, per verificare in che stato si trovino. Quelli salvabili salvabili dovranno essere sottoposti a una complessa operazione di sanificazione e bonifica, perché hanno assorbito fumi e liquidi.
È probabile che i volumi salvati e bonificati – che in molti casi potranno essere un po’ ammaccati, «avranno un bollino che identificherà la loro storia».
Luca Orsi, Il Resto del Carlino – 28 giugno 2022