Doppio compleanno a Stiore per la titolare dell’osteria Trebbi e per il centenario dell’apertura del locale: Presentato anche un libro
VALSAMOGGIA Con una festa ed un libro di ricordi l’altra sera alla trattoria Trebbi di Stiore si sono celebrati due compleanni: i 95 anni di Gianna Trebbi e i 100 anni della trattoria aperta un secolo fa nel piccolo borgo di Monteveglio, oggi territorio di Valsamoggia. Una storia quasi parallela quella che lega Gianna e la cucina dove, a dispetto della sua età, trascorre ancora oggi gran parte del suo tempo, a tirare la sfoglia, preparare tagliatelle, tortellini e tortelloni, e poi i secondi piatti e i dolci che figurano nel menù della trattoria che per l’occasione ha ottenuto il riconoscimento della direzione di Confcommercio Ascom di Bologna, accompagnata dalle menzioni di merito firmati da Enrico Postacchini, Medardo Montaguti e Giancarlo Tonelli. Doppia anche la torta di compleanno preparata da Andrea Tedeschi e distribuita agli ospiti della festa, con il sindaco Daniele Ruscigno che a nome dei presenti ha ringraziato l’impegno imprenditoriale delle cinque generazioni che hanno il merito di una longevità rara nel panorama della ristorazione.
Per una sera la 95enne Gianna ha lasciato i fornelli per ricevere, col sorriso di chi non è abituato alle cerimonie, i complimenti degli ospiti ricevuti nel dehor che fino agli anni Settanta ospitò una rinomata balera. «Ringrazio tutti per gli auguri e comunque da domattina sarò in cucina, come sempre, quella è la mia casa, mi trovo bene e non faccio fatica, nella vita ho fatto quello che desideravo di più: cucinare cose buone per i nostri ospiti».
Una formula che ha funzionato grazie alla sua famiglia che accanto alla cucina ha mantenuto l’orto e lo spazio per l’allevamento di polli, conigli e faraone. Approdo ricercato delle eccellenze della vallata: dai tartufi ai funghi e fino al vino dei colli bolognesi. La figlia Perla sfoglia l’album dei ricordi ed estrae le fotografie che ritraggono gli ospiti illustri: con tanti cantanti come Anna Oxa e Ron, Lucio Dalla e Amalia Rodriguez, Gaetano Curreri e Gianni Morandi, fino a Rino Gaetano che si sarebbe ispirato proprio alla Gianna Trebbi per la canzone che gli spalancò le porte della popolarità: Gianna, appunto. Le prove non ci sono, ma quel ‘fiuto eccezionale per il tartufo’ messo nel testo di un brano entrato nella storia della musica italiana alimentano il mistero. E tutto il resto della storia è nota grazie al libro curato da Roberto Fiorini e Gabriele Gallerani pubblicato per l’occasione da un’idea di Paolo Salzano, col corredo di tante fotografie, disegni di Claudio Pesci e testi d’autore, compresi i gustosi racconti di Pietro Ospitali.
Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino – 10 giugno 2022