Le richieste delle associazioni di categoria al sindaco Lepore. Martedì incontro con l’assessora Guidone Postacchini: «Proponiamo anche il cento per cento di esenzione dell’occupazione del suolo pubblico»
Prorogare i dehors-Covid fino al 30 settembre e «prevederne il 100% di esenzione dell’occupazione del suolo pubblico», dal primo luglio fino alla scadenza della concessione straordinaria. Le associazioni di categoria lo avevano dichiarato al Carlino due settimane fa, dopo la risoluzione governativa sulla proroga fino a dopo l’estate dei dehors straordinari, e ora quella fiammella è diventata una richiesta concreta, peraltro congiunta: Ascom Bologna e Confesercenti Bologna si rivolgono al sindaco Matteo Lepore e all’assessora al Commercio, Luisa Guidone, con l’obiettivo, dicono, di «tutelare i pubblici esercizi e trainare la ripresa delle attività commerciali» dopo due anni di pandemia. Insomma, dopo l’ok alla possibilità di prorogare al 30 settembre i dehors Covid, la cui scadenza a oggi è prevista al 30 giugno, che è arrivata come detto per iniziativa del governo e del Parlamento (approvato il decreto legge 21/22, il cosiddetto Ucraina bis), il presidente di Ascom Bologna Enrico Postacchini afferma che «i dehors-Covid sono stati e sono ancora oggi un alleato importantissimo per i pubblici esercizi che, come tutto il tessuto commerciale della città metropolitana, hanno subito enormi danni in oltre due anni di pandemia – sottolinea Postacchini –. La possibilità data dal governo Draghi di prorogare la scadenza dei dehors straordinari è un’opportunità che ritengo il Comune debba cogliere sia per rilanciare le attività commerciali, sia per continuare a dare un segnale di vicinanza ai tanti imprenditori colpiti dalla crisi, così come fatto fino a oggi».
Aggiunge Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti, che «estendere a tutto settembre l’utilizzo gratuito del dehors-Covid è l’unico aiuto reale che i Comuni possono concedere ai pubblici esercizi in questa difficilissima fase economica. Molti operatori si sono indebitati per poter restare aperti e, purtroppo, la pandemia impone ancora delle limitazioni. Turisti e consumatori di bar e ristoranti cercano spesso uno spazio all’aperto».
La richiesta formale delle associazioni di categoria sarà presentata la settimana prossima all’assessora Guidone, precisamente martedì 7 giugno alle ore 14, in videoconferenza. In quella sede gli esercenti cercheranno di fare breccia nell’amministrazione, che ricordiamolo finora ha assicurato un sconto del 40% del canone di occupazione del suolo pubblico con l’estensione fino a giugno per i tavolini all’aperto. Difficile che il Comune possa accordare un sconto totale al 100%, più probabile (ma nulla è escluso) che si possa arrivare a un nuovo punto d’incontro. Intanto negli ultimi giorni sono stati diversi i controlli della Polizia Locale per tutte le attività che hanno allestito i dehors senza avere il permesso, ed è fioccata in centro qualche multa da 180 euro.
Paolo Rosato, Il Resto del Carlino Bologna, 2 giugno 2022