Alto Reno Terme, a meno di due mesi dalla riapertura, quarto episodio di danneggiamento a Porretta. Il manager Prantoni: «Qualcuno non ci vuole»
Più che un atto di vandalismo, pare un vero e proprio sabotaggio quello messo in atto da ignoti che nella notte tra martedì e mercoledì hanno inquinato l’area della piscina delle Terme di Porretta con il versamento di un bidone di vernice colorata. Un’azione che ha avuto l’effetto immediato della chiusura della piscina al pubblico e l’avvio dell’operazione di svuotamento e bonifica di tutto l’impianto. Da una prima ricostruzione del fatto, sul quale indagano i carabinieri, è appurato che il blitz è partito dalla zona del parco, sul quale affaccia l’uscita di sicurezza che è stata forzata con un piede di porco, poi abbandonato sul posto.
Da qui l’autore o gli autori dell’azione hanno raggiunto un ambiente al piano inferiore dov’era riposto un bidone di vernice color arancio. Il contenitore è stato poi trasportato a bordo vasca e quindi versato nella piscina. Anche il bidone vuoto è stato lasciato sulla pedana grigliata che perimetra lo specchio d’acqua termale, capace di circa 300 metri cubi di acqua. «Stamattina se ne sono accorti gli uomini addetti a tutte le operazioni di apertura – racconta Graziano Prantoni, general manager del gruppo Monti Salute Più –. L’acqua era giallastra ed abbiamo disposto immediatamente la chiusura al pubblico ed iniziato le operazioni di bonifica», aggiunge Prantoni, che rivela come si sia trattato in realtà del quarto episodio di danneggiamento subito dalle Terme a meno di due mesi dalla riapertura. Una serie di fatti che ormai sembrano essere riconducibili a un unico disegno su cui ora si interroga incredula la comunità locale, che sul rilancio delle Terme ha riposto grandi e fondate aspettative.
«Si tratta evidentemente di un accanimento contro di noi e la struttura. E’ chiaro che qualcuno non ha gradito il cambio di marcia che il nostro progetto ha innestato nel rilancio delle Terme», dice senza giri di parole Prantoni, che ha denunciato anche i precedenti episodi che hanno riguardato l’adiacente albergo Castanea dove, in due successive effrazioni, sono stati rotti vetri e danneggiato l’arredo della reception. Un terzo danneggiamento doloso ha riguardato la conduttura dell’alimentazione del gas metano. E l’altra notte la vernice versata nella piscina.
«A Porretta siamo stati accolti con favore e affetto: istituzioni, tessuto economico e comunità hanno compreso e appoggiato il nostro impegno. Ma questi fatti dimostrano che non è così per tutti. C’è qualcosa che non va e speriamo si riesca a mettere fine a questo brutto clima», dice Prantoni, che annuncia anche l’estensione della copertura dell’impianto di videosorveglianza a tutte le aree. Intanto, la piscina termale è stata svuotata ed è iniziata la pulizia della vasca e del sistema di ricambio e filtro d’acqua. Poi sarà necessario sanificare il tutto, riempirla nuovamente e svolgere l’analisi delle acque. La piscina potrebbe riaprire per il fine settimana mentre tutto il resto dello stabilimento è regolarmente aperto e in funzione.
di Gabriele Mignardi, il Resto del Carlino, 26 maggio 2022
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