Il patron delle Terme di Porretta: «In Appennino è necessaria una mobilità più comoda, altrimenti è inutile investire milioni»
GRIZZANA MORANDI – Ammontano a 90 milioni di euro le risorse che saranno investite in Appennino. La descrizione dettagliata di questi fondi prevede che 20 milioni arrivino dal bando borghi legato al Pnrr e vinto da Grizzana Morandi, altri 12 dal bando scuole, sempre relativo al Pnrr, che riguarda le realtà di Sasso Marconi e Monterenzio, mentre 20 milioni verranno pescati dal Pnrr-Piano integrato e saranno destinati al Centro Ricerca Enea Brasimone e per la rigenerazione della Cartiera Burgo di Marzabotto. Infine 30 milioni arriveranno dal Bando PinQuA, altri 7 dai fondi Stami (Strategie territoriali per le aree interne e la montagna) e un milione andrà ad Atuss imolese (Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile). Le strategie di sviluppo che riguardano la montagna non finiscono qui e una prima parte è stata illustrata ieri alla Rocchetta Mattei, in una giornata dedicata ai vari progetti.
«La Città metropolitana si è messa a servizio del territorio – spiega il sindaco metropolitano Matteo Lepore – e per questo motivo realizzeremo nuovi servizi di trasporto pubblico puntando sui treni veloci e nuovi Centri di mobilità». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Regione Stefano Bonaccini. «Dobbiamo lavorare sulla mobilità a partire dal servizio ferroviario metropolitano – ha chiarito il governatore – raddoppiando i binari e avendo i treni anche al weekend e la sera. Bisogna sfruttare anche le ciclovie dato che con la pedalata assistita possono diventare vie di comunicazioni importanti».
A chiedere una viabilità migliore sono i privati che hanno deciso di investire in appennino. «A Porretta ce la mettiamo tutta- dice il professor Antonio Monti, che con il suo gruppo da aprile gestisce le Terme di Porretta – se non mettiamo a posto i servizi della mobilità possiamo spendere tutti i milioni che volete ma un grande turismo non riusciremo mai a realizzarlo. Io voglio creare un percorso sull’Appennino che vada da Porretta al Villaggio della Salute di Monterenzio e che possa essere percorso in auto, in bici elettrica e a piedi».
Anche Gaggio Tech, il gruppo che ha rilevato il complesso della Saga Coffee di Gaggio Montano ha bisogno di infrastrutture per portare a compimento il suo progetto. «Con un investimento da 14 milioni di euro – spiega l’ad di Gaggio Tech Luca Fumagalli – produrremo i nuovi armadi e colonnini stradali Enel in materiale riciclato. Creeremo un hub tecnologico sostenibile perché saremo tra i fornitori se non il principale di questa nuova soluzione green. Ovviamente faremo centri di ricerca e sviluppo all’interno dello stabilimento. La logica è quella di riconvertire in 18 mesi il sito produttivo».
Massimo Selleri, Il Resto del Carlino – 19 maggio 2022