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L’Autostazione si fa bella: lavori nel 2023

Restyling anti-degrado da 7,5 milioni. All’interno supermercato, parafarmacia e area ristorazione. Lepore: «Sarà uno spazio per i cittadini»

L’Autostazione si fa bella. Il restyling da 7,5 milioni di euro (risorse di Comune e Autostazione) partirà da luglio 2023, con la gara dei lavori già all’inizio del prossimo anno, e dovrebbe terminare nel 2026. L’ingresso cambierà volto, sarà più elegante, mentre il piano terra ospiterà un nuovo supermercato Conad e l’attuale bar sarà ampliato. Ci saranno anche un poliambulatorio, una parafarmacia e le biglietterie, per facilitare il più possibile i flussi dei viaggiatori, oltre a qualche area di ricarica elettrica per i metrobus. 

Il primo piano accoglierà diverse attività commerciali, tra le quali una di media superficie. In più ci sarà uno spazio polivalente, anche per nuove iniziative culturali, mentre al centro, con affaccio su piazza XX Settembre, verrà realizzata un’area di ristorazione. Qui ci sarà anche una grossa biglietteria di Tper e si sta valutando l’arrivo di una media struttura di vendita, da 1.200-1.300 metri quadrati. Due o tre le grandi catene in ballo, ha anticipato il presidente di Autostazione David Pierinelli: del food, dell’abbigliamento o dell’elettronica. Il parcheggio interrato verrà ampliato di alcuni posti auto e verrà collegato al piano terra con tapis roulant. 

Rivoluzione green per tetto e pensiline (raggiungile con scale mobili) che verranno coperte da pannelli fotovoltaici che «permetteranno alla struttura di essere autosufficiente dal punto di vista energetico», conferma Pierinelli. Nel restante spazio, ci sarà un tetto-giardino vista cielo. Insomma, la stazione dei pullman di piazza XX Settembre cambierà volto sia all’interno, ma anche all’esterno con una facciata vetrata e un piazzale con aiuole che, però, riguarderà la seconda fase del restyling, visto che servirà un concorso per progettare il verde. 

Nonostante i lavori, la ristrutturazione sarà fatta per gradi e l’Autostazione non chiuderà mai, «visto che si tratta della più grande d’Italia con 8,5 milioni di passeggeri e 250mila pullman in epoca pre-Covid, e ora in fase di ripartenza», conferma il presidente. Soddisfatto il sindaco Matteo Lepore: «L’Autostazione s’inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione della città che va dal Museo dei bambini al Pilastro, al piano per la città della conoscenza, alla Montagnola» Solo così «l’Autostazione tornerà ad essere un luogo vissuto anche dai cittadini». In questo modo «combatteremo gli angoli del degrado»: «La bellezza della città e l’intervento di recupero delle zone abbandonate – continua Lepore – sono una priorità. L’Autostazione si trova in un lato cieco della Montagnola e abbiamo bisogno di farlo frequentare di nuovo. Oltre ai tanti passeggeri che passano, ci saranno spazi di ristorazione e altro. Non sarà, quindi, solo un luogo per turisti», la promessa del sindaco. 

Ma l’ex rivale alle Comunali presidente di Bologna Ci Piace, Fabio Battistini, non approva: «Non è con un ritocco di facciata che si risolve la questione del degrado della Porta della città. Serve uno sguardo allargato. Non è solo l’Autostazione, ma la Montagnola, il Pincio. In campagna elettorale avevamo lanciato l’idea di un bando internazionale che avrebbe potuto rilanciare un’area in grave declino».

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino – 18 maggio 2022

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