Il general manager Prantoni: «Per la prossima estate prevediamo numeri superiori alle annate pre-Covid»
Dipendenti cercansi. Il Villaggio della Salute Più, a poco meno di un mese dall’avvio di una stagione estiva che si preannuncia finalmente senza restrizioni, deve fare i conti con un problema del quale, anche a detta del general manager Graziano Prantoni, «fatico a trovare spiegazioni», ma che accomuna molte altre attività del Paese: l’assenza di personale. «Cerchiamo chioschisti, segretari, camerieri, cuochi, aiuto-cuochi, personale di pulizia – elenca Prantoni –, ma non riusciamo a trovarli. Allo stato attuale, dovessimo partire domani con la stagione, saremmo sotto organico di 25-30 unità». E dire che, circostanzia l’ex sindaco di Castel San Pietro, «la ricerca l’abbiamo avviata da mesi con annunci, e poi attraverso Linkedin, attraverso le agenzie specializzate. Insomma, sfruttando tutti i canali possibili».
Che i ripetuti ‘no’ siano legati o meno al reddito di cittadinanza, seguendo il filo di una polemica che imperversa ormai da mesi, poco importa. Importa che la mancanza di personale nelle aree strategiche del Villaggio porterebbe a un’inevitabile necessità di ridurre i servizi, e questo proprio alle porte di un’estate che «si può ipotizzare per presenze simile o superiore agli anni pre-Covid, senza più restrizioni, senza più numeri contingentati». E per accogliere il consueto mare estivo di visitatori, il Villaggio ha iniziato a lavorare già con largo anticipo, operando interventi e investimenti importanti. «Abbiamo stretto un accordo con Vivaticket, che conta un database di 3 miliardi di persone, non solo per la vendita dei biglietti dell’Acquapark ma anche per prenotare le Terme, l’albergo, il posto al ristorante». Per la prima volta questa estate il Villaggio proporrà una nuova formula serale: «Offriremo la possibilità, a numero limitato, di partecipare a cene a tema a bordo piscina, e si potrà fare il bagno dopo cena».
Il Resto del Carlino, 26 aprile 2022
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