Schiazza: «Prodotto tipico italiano da valorizzare»
Torna la fiera dell’Amaro, l’evento che per il secondo anno consecutivo darà l’opportunità agli appassionati di degustare più di 60 etichette da oltre 30 produttori provenienti da tutta Italia. «Gli Amari vanno valorizzati, sono un prodotto tipico italiano per eccellenza – ha spiegato Edoardo Schiazza, presidente di Amaroteca e l’associazione nazionale amaro d’Italia – e con questa fiera intendiamo promuovere la sua storia e l’industria che la rappresenta».
Le festività inizieranno domenica, dalle 14 fino alle 20, al Royal Hotel Carlton, tra la Montagnola e piazza dei Martiri. L’albergo di lusso ha fornito all’associazione più di 670 metri quadri (per una capienza di 500 persone) nei quali saranno presenti vari banconi dove si potranno degustare amari di tutti gusti e colori. A rappresentare l’Emilia-Romagna ci saranno quattro espositori; 1912, Liquori Gorfer, Gotha Spiriti Nobili e Spirits e Colori.
Il programma e la lista dei prodotti aperti alla degustazione sono stati presentati ieri alla sede di Confcommercio Ascom Bologna, assieme al direttore generale Giancarlo Tonelli, che ha descritto l’evento come una «sensibilizzazione di di un settore che nonostante la sua ricca tradizione manca di un consorzio, una carta e una vera e propria denominazione paragonabile a quelli dei vini». Secondo i due speaker anche l’industria degli amari avrebbe subito dei danni dalla guerra a Est dato che «molti produttori comprano bottiglie fatte di vetro ucraino e con la scarsità di materiali i costi sono aumentati» ha aggiunto Schiazza.
Fino alle 17 l’accesso sarà permesso solo agli operatori con invito, dopo di che le porte saranno aperte anche un pubblico più vasto a soli cinque euro a persona. I biglietti possono essere acquistati all’ingresso dell’albergo il giorno stesso o online su eventbrite.it/e/biglietti-fieradel lamaro-ditalia-ii-edizione-3093953778907.
Nicola Maria Servillo, Il Resto del Carlino, 22 aprile 2022
