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«È risorto anche il turismo». La buona Pasqua di Bologna

«Abbiamo avuto riscontri ottimi sia per quanto riguarda la città che per l’Appennino. Tutto esaurito sia nei ristoranti che negli alberghi», registra il direttore di Ascom Bologna Giancarlo Tonelli

La musica molesta dei trolley è tornata a far parte dello spartito cittadino. E questa, orecchie a parte, è un’ottima notizia. «Il lungo weekend pasquale è andato molto bene» commenta soddisfatto il presidente di Bologna Welcome Giovanni Trombetti. «La crescita di prenotazioni last minute e last second ha portato il sold out su tutto il territorio. Quasi tutti gli alberghi sono stati al completo per almeno due notti e della presenza turistica hanno beneficiato anche i ristoranti, pieni di clienti».

Le proposte non mancavano per scoprire o riscoprire angoli ameni della città. «Il tour delle Torri, l’Asinelli e la Torre dell’Orologio sono andati sold out, bene è andato anche il tour dedicato ai portici e abbiamo avuto un buon riscontro pure sul palazzo della Prefettura. Ottimi risultati si sono registrati anche con le vie della Lana e della Seta, la nuova Piccola Cassia, e il nostro tratto della Ciclovia del Sole», elenca Trombetti. H risultato? «Una Pasqua di resurrezione in cui è risorto anche il turismo: l’auspicio è che una volta decollati non scendiamo più, speriamo che continui così al netto della pandemia e dei venti di guerra». Un unico problema, ormai incubo per l’imprenditoria dell’accoglienza, continua a tormentare il settore: «Ci manca il personale: dal cameriere al barista, fino al segretario e la cosa ci preoccupa molto. Lo stiamo soffrendo in città ma pure in Riviera non è un problema da poco».

Anche Ascom festeggia i buoni risultati del weekend. «Abbiamo avuto riscontri ottimi sia per quanto riguarda la città che per l’Appennino. Praticamente tutto esaurito sia nei ristoranti che negli alberghi e molte presenze anche di stranieri, soprattutto francesi, tedeschi, svizzeri e diversi inglesi, e qualche arrivo da America e Nord Europa — registra il direttore di Ascom Bologna Giancarlo Tonelli — Questi dati fanno ben sperare per il prossimo weekend, che è quello del Gran Premio di Imola con prenotazioni che stiamo registrando anche su Bologna e sul resto della regione, e per il successivo, quello del primo maggio e del Cosmoprof. Siamo contenti per oggi e ottimisti per i prossimi mesi». H paragone con il periodo pre-Covid solitamente non regge, qualcosa però sembra essere cambiato. «I numeri rispetto al 2019 sono ancora inferiori, ma adesso possiamo parlare di vera ripartenza: la città è ripartita come città d’arte ma anche per gli eventi fieristici e sportivi che sta ospitando e continuerà a ospitare nei prossimi mesi». La previsioni sono state centrate anche da Confesercenti.

«Il segnali che abbiamo su questo lungo weekend pasquale sono in linea con le nostre aspettative — attacca il direttore di Confesercenti Bologna Loreno Rossi — Fuori porta era tutto esaurito da tempo e in città è andata bene con i turisti, soffre solo il commercio del settore abbigliamento». Le vendite sono al palo da un po’ e anche gli ultimi saldi non hanno portato i risultati sperati. «Speriamo che torni il desiderio di comprare qualcosa o di rifarsi il guardaroba. Certo serve disponibilità economica e il momento è quello che è — ragiona Rossi — Ma abbiamo notato come per il weekend di Pasqua c’era proprio voglia di andare fuori, al di là delle proprie disponibilità di spesa. Speriamo sia un buon segnale per tutto».

Francesca Blesio, Corriere di Bologna, 19 aprile 2022

Turismo, boom a Pasqua «Prospettive ottime, ma manca il personale»
Giovanni Trombetti (Bologna Welcome): «Una resurrezione, con ottime prospettive fino al primo maggio». L’obiettivo dell’estate è «superare i numeri pre-Covid». Resta il problema cronico della manodopera

Il boom a Pasqua, un’onda lunga che travolgerà molto probabilmente Bologna fino e oltre il primo maggio e poi l’estate, quando gli obiettivi sono da applausi, si punta a migliorare il pre-Covid. Sempre che l’attuale crisi quantitativa di personale non finisca per acuirsi ancora di più. E’ il ritratto del turismo sotto le Torri, che Giovanni Trombetti dipinge con il piglio di William Turner: finalmente la luce dopo il buio del Covid. «Una situazione che ci aspettavamo, ma è andata anche meglio delle previsioni – spiega il presidente di Bologna Welcome e proprietario con la sua famiglia dei Savoia Hotels –. L’aumento dei turisti è stato sensibile con un weekend pasquale da tutto esaurito omogeneo negli hotel su tutto il territorio. Le occupazioni sono state buone anche negli alberghi situati sul tracciato della tangenziale. Magari non da sold out venerdì e domenica, ma si tratta di un altro segno tangibile del turismo che sta tornando in maniera forte».

Le presenze, spiega Bologna Welcome, sono state soprattutto di origine domestica, al 75%. Il restante 25% sono stranieri. «Soprattutto da Francia, Svizzera, Inghilterra e Europa del Nord, arrivi che ci fanno ben sperare per l’estate». E poi ci sono i tour cittadini e le visite ai monumenti. «Vanno fortissimo la Torre degli Asinelli, come sempre, e quello dei portici Unesco. Abbiamo integrato con ulteriori giri, d’ora in avanti si va con tre tour a giornata, la richiesta è elevata e finora abbiamo avuto solo dei sold out. Per ora inoltre ci siamo limitati a italiano e inglese, ma in futuro potremmo dover estendere la scelta della lingua. E’ partito molto bene anche il tour della Prefettura, abbiamo avuto un 70% di prenotazione per sabato e domenica su Palazzo Caprara. Con una sola settimana di lancio promozionale direi che possiamo ritenerci soddisfatti, e abbiamo fiducia nel futuro».

Futuro che già guarda alla settimana corrente, che si chiuderà con il Gran Premio di Formula 1 di Imola, attesissimo. «Continueremo con questa ‘pasqua di resurrezione’ del turismo, lo speriamo, su Imola abbiamo un tutto esaurito che coinvolge anche Bologna e Modena, oltre 100mila visitatori e un calendario ricchissimo – aggiunge Trombetti –. Tutto l’indotto è a dir poco imponente, è assicurato fino al 2025 e si tratta di un prodotto turistico che si definisce da solo, avremo anche il festival della Motor Valley a breve e tutto questo non può che rafforzare tutta l’offerta. Poi ci aspettiamo tanto dall’offerta fieristica, ci sarò il Cosmoprof, poi CosmoFarma e altre kermesse importantissime, se ci aggiungiamo anche il congressuale che sosteniamo con incentivi allora ecco servita una ripartenza sulla quale puntiamo fortissimo. Certo, servirà anche un ‘aiuto’ dal Covid, che deve darci tregua. Al pari ovviamente della guerra».

Un tema però è ancora sul tavolo degli albergatori e di tutti gli altri settori economici. «E’ un problema cronico: manca il personale», sottolinea amareggiato Trombetti. E’ sempre poca la voglia di sacrificarsi? «Purtroppo il Covid ha cambiato le abitudini degli italiani, anche dei ragazzi – aggiunge Trombetti –. Quello del turismo è un settore meraviglioso, ma che costa sacrificio. Paghiamo come gli altri settori, eppure il sabato e le domenica in tanti ancora non vogliono lavorare. Si tratta di un grosso problema sull’estate, anche perché la sfida vera per noi, e ci crediamo, è quella di tornare ai numeri pre-Covid, dell’estate del 2019, e perché no anche superarli. Ma serve più personale, è una necessità che stiamo ribadendo continuamente ai tavoli con le associazioni».

di Paolo Rosato, il Resto del Carlino, 19 aprile 2022

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