II presidente di Fedagromercati: «È una tempesta perfetta, sul nostro settore ci saranno pesanti ricadute a causa del conflitto»
Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati-Confcommercio, che tipo di situazione sta vivendo il comparto ortofrutticolo a Bologna con il conflitto Ucraina-Russia? «Sono esplosi i costi dell’energia, i costi dei trasporti, i costi del reperimento dei pallet, il legno è alle stelle. Insomma, è esploso tutto. Guardi, ora mi arriva la comunicazione che l’autotrasporto da lunedì sospenderà il servizio per l’aumento vertiginoso dei costi del carburante. E non è uno sciopero, è proprio una sospensione del servizio perché non si riesce ad andare avanti. La benzina del resto sta a 2,24 euro, uno dei fattori che vanno a incidere immediatamente sul prodotto ortofrutticolo». Anche l’export è stato colpito? «Certo. Vede, per noi è un discorso diverso rispetto a quello dell’industria, noi siamo soggetti alla legge della domanda e dell’offerta, e la commercializzazione per alcune aziende verso l’Ucraina è stata colpita. Se poi ci mettiamo le vicissitudini legate ai rincari energici, abbiamo tutto». Su quest’ultimo aspetto sapere quantificare le perdite? «Avevamo fatto i conti un mese fa, registravamo un raddoppio del costo dell’energia, per le aziende dei mercati parlavamo di un costo in più di circa 30-35mila euro all’anno. Se un mese fa era quella la situazione, oggi parliamo di cifre enormi. Anche nei trasporti, negli ultimi 15 giorni, abbiamo registrato aumenti del 20%. Tutto questo inciderà sul prezzo del prodotto oppure sulla reddittività delle aziende. E’ una tempesta perfetta». Poi ci sono i consumi, anche li la situazione di riflesso è drammatica? «Tutti questi maggiori costi gravano naturalmente sulle tasche del consumatore, che sarà costretto, se non l’ha già fatto, a tagliare i suoi acquisti per fare fronte al caro-vita».
Paolo Rosato, Il Resto del Carlino -11 marzo 2022
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