II Comune sceglie di tornare alla disciplina pre-virus, niente tavolini per gelaterie e piadinerie. Fipe-Ascom:”Esentare la Cosap”
Colpo di reni del Comune, che dà una mano ai pubblici esercizi prorogando fino al 30 giugno la possibilità di usufruire dei cosiddetti ‘dehors Covid’, ovvero i tavolini supplementari. La decisione, ufficializzata ieri, si è però portata dietro una coda polemica, perché Palazzo d’Accursio accanto alla proroga ha anche annunciato che per i laboratori artigianali, dal primo aprile, cesserà del tutto la possibilità di usufruire dei dehors, di qualsiasi tipo. Si torna di fatto alla disciplina ordinaria, che esisteva prima del Covid: i regolamenti comunali non danno la possibilità agli artigiani di usufruire di tavolini all’aperto. La consuetudine era cominciata proprio con l’emergenza pandemica, da un paio d’anni, quando la disciplina straordinaria aveva permesso anche a gelaterie, piadinerie e fornai di poter installare dei dehors. Il Comune però ora ha la necessità di non far ribaltare la bilancia, e quindi se per i pubblici esercizi la prororga c’è (fino a giugno), per gli artigiani dal primo aprile si torna al vecchio mondo. Ovviamente la decisione non è stata presa bene dalla categoria.
IL FACCIA A FACCIA Partendo dalla fine, sono significative le parole di Cna. «L’amministrazione ha espresso la necessità di ridurre ulteriormente la pressione dei dehors sullo spazio pubblico – dichiara Claudio Pazzaglia, direttore di Cna Bologna-. Questa proposta non ci stupisce affatto, ma non può che trovarci in totale disaccordo. Le nostre sono imprese che al pari dei pubblici esercizi hanno sofferto le misure del distanziamento sociale, alle quali il Comune aveva concesso mere sedute. A queste attività si dice da sempre che non hanno diritto ad occupare il suolo pubblico quando invece la norma nazionale parla di divieto di ‘consumo assistito sul posto’ – continua Pazzaglia -. Si tratta di due cose ben diverse. Da sempre Cna a tutti i livelli lamenta un’interpretazione estremamente restrittiva della norma pur consapevole che spetti all’ente nell’ambito della sua autonomia decisionale l’autorizzazione o meno di queste occupazioni». Comprensiva l’assessora Luisa Guidone, presente al summit di ieri con il direttore generale Valerio Montalto. «Non festeggiamo questa decisione, non c’è una logica punitiva – spiega Guidone -, ma l’intenzione è quella di rientrare nel regolamento ‘normale’. Togliere i dehors agli artigiani ci permette di ridurre quell’impatto del 30% e di cominciare a razionalizzare meglio lo spazio pubblico». L’inter locuzione con le associazioni artigiane però non si è fermata. «Stiamo discutendo perché vogliamo valorizzare bei progetti artigiani fuori dal centro, e in quel caso potremmo permettere di mettere anche tavolini».
LA DEROGA Grazie al Milleproroghe gioiscono i pubblici esercizi. Che però vorrebbero anche l’esenzione della tassa sul suolo pubblico (la Cosap) al 100% almeno per il prossimo trimestre. Per ora scontistiche non sono previste, rimarrebbe soltanto la Tari al 50%. Fipe-Ascom: «Non possiamo dire di non essere contenti, quello che però ci preme è dire che serve anche uno sconto sulla Cosa p. Le difficoltà per la categoria restano e sono forti, ne riparleremo al prossimo incontro». A livello nazionale Confesercenti si era fatta portatrice della proposta, accolta parzialmente, di estensione dei Dehors Covid (fino a tutta l’estate). «Abbastanza soddisfatti per l’ottenimento della proroga – argomenta il direttore provinciale Loreno Rossi -, ora però contiamo che si arrivi anche all’esenzione del 100%della Cosap, almeno fino al mese di giugno. Per la nostra categoria è un clima terribile, gli aumenti delle bollette sono una cosa fuori di testa. Ripeto, contiamo di essere ancora di più soddisfatti dopo il prossimo incontro». Guidone possibilista, ma non troppo. «Dobbiamo valutare le ricadute di un’esenzione del genere sul bilancio comunale, complesso e delicato, il caro energia ha colpito anche il Comune. Vedremo, siamo in fase di analisi – sottolinea l’assessora al Commercio -. L’incontro con le associazioni di categoria è stato interessante, abbiamo condiviso il momento delicato. Certo, i dehors straordinari seppur ridotti si portano dietro delle problematiche, come quella del carico e scarico delle merci. La prossima settimana ci rivedremo».
Paolo Rosato, Il Resto del Carlino -11 marzo 2022
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»