«Una situazione del genere non si era mai vista prima»
È con poche parole che Vittorio Delvecchio, benzinaio del distributore Eni in viale Panzacchi, riassume una preoccupazione difficile da nascondere. Se gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina iniziano a farsi sentire anche sui costi della benzina e del gasolio, in città ci si interroga su una possibile e ulteriore impennata dei prezzi. E nessuna prospettiva sembra essere rosea. Al distributore Q8 di viale Panzacchi un litro di benzina in modalità self sfiora gli 1,98 euro/litro, mentre il diesel 1,84 euro/litro. Scendono leggermente i prezzi al distributore Rel, in via Toscana, dove la verde è a 1,88 al litro e il gasolio a 1,75. Costi che, a oggi, tendono comunque a mantenere una media elevata, con cifre che si aggirano rispettivamente a 1,95 e 1,79 euro/litro. «I prezzi stanno iniziando a toccare livelli molto alti e la gente, chiaramente, si lamenta – continua Delvecchio -. Questa settimana, infatti, abbiamo dovuto aumentare tre volte il prezzo della benzina e del gasolio: prima capitava, in media, una volta al mese. Ora come ora è evidente che ci sia molta preoccupazione».
«Abbiamo grossi problemi sia come gestori sia come utenti – commenta il benzinaio Eni di via Emilia Ponente e presidente Figisc Ascom, Francesco Riccio -. Stiamo arrivando a toccare livelli esagerati, che in uno scenario come quello attuale tenderanno ad aumentare ulteriormente. II trasporto del carburante? Speriamo solo non ci siano impianti che ne rimangano sprovvisti. Le ripercussioni saranno notevoli e si sommeranno, inoltre, alle problematiche legate al caro energia». Così anche Vincenzo Pizzolo, presidiante dell’impianto IP di via Toscana. «Saremo destinati a fare i conti con prezzi sempre più alti. Non solo il carburante, che è la materia prima, ma anche tutto l’indotto che c’è dietro, dal trasporto alla movimentazione di tutto ciò che noi usiamo quotidianamente, ci penalizzerà. È una situazione tragica a livello mondiale, che causerà grandi ripercussioni anche sull’aspetto economico».
Apprensione condivisa anche dagli stessi cittadini, che in vista del futuro non nascondono le loro titubanze. «Mi sono sempre spostata in scooter ed ora che sto prendendo la patente per l’auto, mi chiedo quanto realmente mi convenga – specifica Elena Lamma -. I rincari metteranno in difficoltà molte famiglie: stiamo vivendo un momento storico molto complesso e, con grande probabilità, ulteriori ripercussioni penalizzeranno molti settori e cittadini. Incrociamo le dita per il futuro, perché una soluzione vicina sarà fondamentale». «L’aumento del prezzo dei carburanti sta avendo effetti negativi non solo sulle tasche di chi usa l’auto per spostarsi, ma anche sui beni di prima necessità, perché ad essere colpito è il settore dei trasporti – commenta infine Riccardo Berti -. L’incidenza delle ultime tensioni geopolitiche ha contribuito a far aumentare i costi della benzina: non siamo ancora usciti dalla crisi sanitaria e ci ritroviamo a combattere contro una grave crisi economica. In molti saranno costretti a cambiare stile di vita. Auspichiamo in rapide soluzioni».
Giorgia De Cupertinis, Il Resto del Carlino, 27 febbraio 2022
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