Concluso l’accordo tra Inail e gruppo Monti per la riapertura e la gestione di tutto il complesso. Nel rilancio anche una Spa
ALTO RENO TERME Gli stabilimenti delle Terme di Porretta dovrebbero riaprire la prima settimana di aprile. E’ questo uno degli effetti delle tante firme che si sono succedute nella giornata di mercoledì scorso, quando si è compiuto l’ultimo atto di un percorso che ha dovuto superare diverse tappe burocratiche, ma che ha finalmente trovato un lieto fine. Ora tutto il complesso è di proprietà di Inail e sarà gestito dal Gruppo Monti Salute Più, che ha presentato un progetto ambizioso e allo stesso tempo importante per tutto l’Alto Reno. Le Terme sono sempre state un volano importante per il turismo e, quindi, per i tanti posti di lavoro che esso genera. I dettagli di questo piano saranno spiegati la prossima settimana in Regione, alla presenza del presidente Stefano Bonaccini, che ha avuto un ruolo importante in tutta l’operazione. Una delle poche novità trapelate è che è prevista la creazione di una Spa e la ristrutturazione del complesso delle terme vecchie. «Desidero ringraziare pubblicamente Bonaccini – spiega il sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni – perché come presidente della Conferenza Stato – Regioni, individuò nelle nostre terme, uno dei tre complessi che potevano essere acquistate da Inail. Il mio grazie è esteso anche a tutti quei parlamentari che, con un emendamento alla finanziaria, nel 2018 hanno reso possibile questa acquisizione». Stando a quanto è avvenuto nelle precedenti tappe di questo lungo percorso, l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro è pronto a investire circa 20 milioni di euro in tre anni, mentre il Gruppo Monti ha l’intenzione di realizzare una navetta transappenninica che colleghi le Terme di Porretta al Villaggio della Salute, situato a Montenrenzio, passando per il Mare Termale Bolognese. Tutte realtà che vedono nel professor Antonio Monti il motore e principale protagonista. Igor Taruffi, il consigliere regionale di Emilia Romagna Coraggiosa, è tra coloro che ha lavorato molto nell’ombra per arrivare a una soluzione che promette di rilanciare uno dei settori più importanti per l’intera valle del Reno, un tempo pilastro decisivo dell’economia porrettana e non solo. «L’ingresso dell’Inail – spiega Taruffi – e di una realtà consolidata e di assoluto rilievo come quella del Gruppo Monti sono una garanzia per il rilancio delle Terme di Porretta e con esse quello del comparto turistico-termale dell’Appennino bolognese. Si è concluso un lungo e articolato percorso che ha richiesto un paziente e assiduo lavoro che si è sviluppato su più livelli istituzionali. Posso assicurare ad esempio, per quanto riguarda il lavoro della Regione, che ottenere che proprio le Terme di Porretta fossero una delle sole tre aree a livello nazionale su cui si concentreranno gli ingenti investimenti stanziati da Inail non è stato né semplice né scontato. Lo abbiamo voluto fortemente per dare un segnale certo e concreto dell’impegno per rilanciare il nostro Appennino».
Massimo Selleri, Il Resto del Carlino – 18 febbraio 2022
Oggi al convegno “Connessioni 2024: Valorizzare la tradizione, innovare il presente, ispirare il futuro”