Graziano Prantoni, da general manager del Gruppo Monti Salute Più, che bollette si è trovato davanti?
La Repubblica Bologna, 10 febbraio 2022
«Per il Villaggio della Salute, complesso termale tra Monterenzio e Castel San Pietro, abbiamo ricevuto un conto da 169.560 euro di gas per gli ultimi tre mesi del 2021. Nel 2019, pre pandemia, per gli ultimi 3 mesi dell’anno avevamo ricevuto un conto da 33.979 euro. Non sono rincari sostenibili».
Come siete arrivati a simili consumi?
«Le nostre sono strutture energivore, abbiamo bisogno di scaldare l’acqua della sorgente termale per farla passare da 18 gradi a 32 per una vasca e 38 per l’altra. Ogni vasca contiene qualche decina di metri cubi d’acqua. Abbiamo investito nelle rinnovabili, ma non basta».
Anche l’elettricità aumenta?
«A gennaio 2021 abbiamo pagato 1.600 euro di energia elettrica, a gennaio 2022 il conto è arrivato a 3.600. L’anno scorso ad agosto abbiamo avuto 56mila euro di costi di elettricità, peri il raffrescamento delle strutture. Se proiettiamo lo stesso rincaro, arriveremo a 120mila euro per un mese. Non c’è nessun modo per rientrare di simili costi. È inimmaginabile per noi dover pagare in un anno 800mila euro di gas e 300mila euro di energia elettrica».
Le terme in generale hanno pagato un prezzo molto alto alla pandemia, gli utenti sono diminuiti?
«Il settore termale in Emilia-Romagna è stato bastonato, c’è una riduzione del fatturato dal 40 al 70%. Ci stavamo appena riprendendo coni i bonus terme del governo».
Questo rincaro mette a rischio anche l’operazione di rilancio delle storiche terme di Porretta?
«La struttura in questo momento è chiusa, entro la prossima settimana ci sarà il passaggio formale al nostro gruppo. Però possiamo dire che, con queste bollette, cominciamo male. II governo deve intervenire abbattendo il costo della tassazione dell’energia».
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