Di Pisa: «Aumenti fino al 140% Intervenga il governo con misure strutturali»; Bibolini: «Gli alberghi sono semivuoti Con le utenze alle stelle la crisi è vicina»
Intervista a Valentino di Pisa (Fedagromercati)
«Aumenti fino al 140% Intervenga il governo con misure strutturali»
«Siamo molto preoccupati per il caro-bollette. Il governo deve intervenire con misure strutturali». Valentino Di Pisa, presidente di Federagromercati Confcommercio Bologna e nazionale, vede rischi molto importanti per le 700 aziende grossiste associate in Italia, delle quali poco meno di una ventina in città. Il vostro settore è molto colpito?
«Calcoliamo aumenti del 130-140 per cento. Ciò significa, per aziende come le nostre, oneri in aumento di 35-40mila euro all’anno».
Con un tale salasso che cosa si aspetta?
«Rischi molto importanti, che minano il bilancio di un’azienda. Se consideriamo tutte le nostre imprese di settore, si tratta di 22 milioni di costi di energia in più. A questo si devono aggiungere i costi di trasporti, materie prime, imballaggi. Diciamo che il periodo che si prospetta è molto duro».
Si rischiano chiusure e perdita di posti di lavoro?
«Nel nostro settore non credo. Ma la politica deve intervenire in modo coeso».
Che cosa propone?
«Creare comunità energetiche per l’autoconsumo di energia come suggerito da Marco Bernardi di Illumia è un’ottima idea. Ma per farlo serve il supporto delle istituzioni»Intervista a Luca Bibolini (SavHotel)
di ros.carb., il Resto del Carlino, 9 febbraio 2022
«Gli alberghi sono semivuoti Con le utenze alle stelle la crisi è vicina»
«La situazione è molto grave, gas e luce sono alle stelle».
Luca Bibolini, direttore generale di Aemilia e Sav Hotel, alberghi 4 stelle, conferma le difficoltà di un settore già in crisi a causa della pandemia. Com’è la situazione?
«Da ottobre 2021 è davvero dura. Ma le bollette nell’ultimo mese sono cresciute in modo esponenziale».
Può quantificare?
«Beh, in media direi che gas e luce costano cinque volte in più, ma c’è chi ha salassi anche peggiori».
Vede rischi di chiusure?
«In un momento così difficile, con la pandemia e la variante Omicron che ha ridotto clamorosamente l’occupazione degli alberghi, se devi pagare anche i costi esorbitanti della bollette il rischio crisi c’è».
Ma non c’era stata un po’ di ripresa?
«Sì dall’estate a metà dicembre. Ma il mercato è stato dopato dal recupero di fiere ed eventi in un periodo ristretto. Oggi, invece, l’occupazione delle camere d’albergo è quasi azzerato. Noi dall’80-90 per cento siamo passati a meno della metà».
Che cosa dovrebbe fare il governo?
«Intervenire sugli oneri di sistema della bolletta non basta. Servono altri aiuti da Roma e anche a livello comunale».
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