Confcommercio lancia l’iniziativa per portare le piccole e medie imprese sulla strada della sostenibilità e dell’agenda ONU 2030
Il vento impetuoso della sostenibilità inizia a soffiare anche nelle vele delle piccole imprese del commercio e dei servizi, abbattendo le tradizionali barriere che la confinavano nel recinto delle grandi imprese. Non più un lusso riservato ai i big players, costoso ed elitario, ma una necessità assoluta per consentire a tutti gli imprenditori di competere sul mercato. E addirittura una opportunità da cogliere, in molti casi, rispetto alla pioggia di finanziamenti europei e nazionali che accompagneranno la transizione green nei prossimi anni. Sono questi i significati più profondi dell’iniziativa Imprendigreen, lanciata di recente da Confcommercio all’interno del più ampio progetto confederale «Confcommercio per la sostenibilità» con il quale l’organizzazione di categoria intende offrire il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
L’obiettivo di Imprendigreen è qualificare e rafforzare l’impegno sostenibile di imprese e associazioni del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e delle professioni, valorizzando e promuovendo comportamenti ambientalmente virtuosi. Mediante questa iniziativa Confcommercio mira a sensibilizzare, formare e accompagnare le imprese del commercio e dei servizi nella transizione da un’economia lineare a un’economia circolare, ma anche a cogliere tutte le opportunità che i programmi e i fondi europei e nazionali – come il Green Deal europeo e il Pnrr italiano – metteranno in campo nei prossimi anni per innovare modelli di produzione, distribuzione e offerta di servizi. Tutto ciò si concretizzerà nella nascita di un marchio, che verrà assegnato alle imprese iscritte a Confcommercio più virtuose sul piano ambientale: sarà rilasciato, in particolare, all’impresa che avrà raggiunto una soglia minima di punteggio determinata dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sulla base dei più autorevoli standard nazionali ed internazionali di riferimento. Per conferire il giusto rilievo alle buone pratiche di sostenibilità, il marchio Imprendigreen sarà attribuito sulla base di tre diversi livelli di eccellenza (tre, quattro e cinque stelle) in relazione alla diversa intensità dell’impegno ambientale messo in campo dall’impresa.
Il piano di Confcommercio prevede anche incentivi e supporti concreti a favore delle piccole imprese che decideranno di abbracciare la rivoluzione sostenibile. A partire dalla formazione: imprese ed associazioni che otterranno il riconoscimento Imprendigreen, infatti, avranno accesso a moduli formativi realizzati con il coinvolgimento di partner strategici ed enti di ricerca di rilievo nazionale ed internazionale – come la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Enea, l’Asvis e il Conai – per migliorare la conoscenza delle normative di settore e favorire la diffusione e la replicabilità di comportamenti virtuosi. Sono previste inoltre convenzioni riservate con Enea per acquisire tecnologie per la sostenibilità, con Uniter per avviare percorsi di certificazione volontaria secondo la norma Iso 14001, con istituti di credito per accedere a speciali condizioni di finanziamento, con operatori nazionali sul mercato elettrico.
Sarà interessante verificare quante imprese di Confcommercio aderiranno all’iniziativa e quale sarà l’intensità certificata del loro impegno per la sostenibilità ambientale. Un test di rilievo per misurare la diffusione della sostenibilità nelle viscere del nostro sistema imprenditoriale, in particolare tra le micro e piccole imprese. E capire quanto sia lunga e accidentata la strada che può unire slogan e realtà, marketing e strategie d’impresa.fdelzio@luiss.it
Francesco Delzio, QN -31 gennaio 2022
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