Sasso Marconi. Dopo la chiusura del ponte Da Vinci, sulla strada si è riversata una mole enorme di traffico. «Troppo lento l’iter per riaprire l’opera Le nostre aziende messe a dura prova»
Al buio e pericoloso. È il tratto di via Ponte Albano che a Sasso Marconi collega la rotonda di raccordo della Nuova Porrettana al Ponte Albano e alla strada per le Ganzole. Un budello di strada che passa sotto gli svincoli della Nuova Porrettana e sotto le finestre di una serie di palazzine, tra cui un ex albergo, nelle quali vivono decine di famiglie. Un tratto di strada diventato strategico da quando, il 10 febbraio 2021, il Ponte da Vinci è stato chiuso al traffico per i noti problemi di usura di alcuni piloni e che ha costretto il Comune a deviare proprio su via Ponte Albano tutto il traffico da e verso la Val di Setta o l’autostrada. «Fino a quando c’era il vecchio casello autostradale – racconta Ermes Bignami che nelle case di via Ponte Albano abita da 47 anni – le nostre case usufruivano dell’illuminazione di questo perché ci stava proprio di fronte. Una volta che il casello è stato spostato siamo piombati nel buio. Ci sono solo due lampioni in funzione all’inizio della strada che vanno, mentre quelli degli svincoli della Nuova Porrettana sono tutti rotti. Risultato: siamo al buio da più di un anno». L’oscuramento di via Ponte Albano venne portato all’attenzione della Giunta comunale il 4 marzo 2021.
«Quel giorno – racconta Achille Chillari, consigliere comunale della lista civica Dimmi – il sindaco Roberto Parmeggiani in Consiglio comunale, rispondendo ad una nostra interrogazione, riconobbe la necessità di intervenire sull’installazione di un’adeguata illuminazione pubblica e di una serie di dissuasori per frenare la corsa delle migliaia di automezzi. La pericolosità della situazione è aumentata con la chiusura totale del Ponte Da Vinci. Da quel 4 marzo poco è stato modificato o eseguito. Quindi, eccoci qua con un’altra interrogazione scritta per sapere dal sindaco se sa che sono peggiorate le condizioni di pericolosità in via Ponte Albano e se ritiene di intervenire in modo urgente». Laconica la risposta dell’Amministrazione comunale. «I lampioni spenti sugli svincoli della Nuova Porrettana – si legge in una nota – si trovano su un tratto stradale che non è di nostra competenza. Ci stiamo interessando per capire se c’è la possibilità di farli riattivare».
Sulla situazione del ponte Leonardo Da Vinci interviene anche l’Ascom Confcommercio, che chiede di fare presto per ridare ossigeno alle attività della zona, duramente colpite dalla chiusura. «La presentazione del progetto di manutenzione straordinaria del ponte – scrivono il vice presidente di Ascom Bologna Medardo Montaguti e il presidente dell’associazione a Sasso Marconi Gianluca Castagnoli – rappresenta infatti soltanto il primo passo dell’iter procedurale: a distanza di quasi un anno dall’interruzione dell’infrastruttura, ci saremmo certamente augurati di essere in una fase più avanzata. Più volte, come Associazione, abbiamo evidenziato l’esigenza di accelerare lavori e riapertura, sottolineando i disagi e le difficoltà con cui quotidianamente si devono confrontare le aziende, già messe a dura prova dalla pandemia e dalle fragilità strutturali che rendono la montagna un territorio in cui fare impresa è certamente più difficile che altrove».
Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino – 23 gennaio 2022
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