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Frana sulla Porrettana, ecco i ristori alle attività

Partono i risarcimenti per i danni economici causati dalla chiusura della strada: 200mila euro alle imprese di Alto Reno Terme, Gaggio e Castel di Casio

ALTO RENO TERME – Si è finalmente chiusa la vicenda dei rimborsi alle imprese che avevano subito un danno economico a causa della frana che nel febbraio del 2019 bloccò la circolazione della statale Porrettana tra Pavana e Ponte della Venturina. Il Comune di Alto Reno Terme ha provveduto ad assegnare 92 ristori ad altrettante realtà commerciali per una cifra che oscilla dagli 800 euro ai 4mila euro. Si sta anche concludendo l’ultima fase di questo lungo percorso, vale a dire la liquidazione dei singoli rimborsi. «Sappiamo che si tratta di un piccolo contributo – spiega il sindaco di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni – per un disagio che, in alcuni casi, è durato per più di un anno, ma la cifra che avevamo a disposizione non ci ha consentito di fare di più. Il dato positivo è che la Regione Emilia Romagna è scesa in campo dimostrando un’importante sensibilità verso il nostro territorio, un’attenzione non scontata, dato che l’evento franoso è avvenuto in territorio toscano».

La cifra messa a disposizione è stata di 200mila euro e potevano fare richiesta di rimborso solo le imprese presenti sul territorio di Alto Reno Terme, Gaggio Montano e Castel di Casio. Qui si è perso un po’ di tempo perché prima si è dovuto individuare quale fosse l’ente preposto a guidare tutte le operazioni burocratiche per arrivare all’elenco dei beneficiari e poi non è stato così automatico l’arrivo dei fondi. Alla fine il Comune di Alto Reno è stato investito di questo compito e a quel punto tutto l’iter ha avuto una accelerata importante. Una successiva istruttoria ha permesso di compilare l’elenco di chi, tra i richiedenti, aveva effettivamente diritto ad ottenere questa forma di aiuto. La frana del 2019 poteva essere l’occasione per compiere un’opera complessiva che stabilizzasse l’intero tratto da Ponte della Venturina e Pavana, ma così non è stato e questo ha comportato che dal luglio dello scorso in un altro tratto di questo tragitto si viaggi a senso unico alternato. Una situazione che mette davvero in difficoltà tutti i pendolari che percorrono la Porrettana tra Alto Reno e Pistoia, anche perché in questo momento pure la linea ferroviaria deve fare i conti con l’utilizzo di mezzi sostitutivi che allungano i tempi del viaggio. Una tempesta perfetta di cui da tanto tempo i lavoratori subiscono le conseguenze. 

Massimo Selleri, Il Resto del Carlino – 15 gennaio 2022

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