Il titolare della storica attività era presidente della Fipe a Bologna. E’ scomparso a 79 anni per un malore, la figlia Valentina: «Un papà buonissimo»
«L’avevo visto la settimana scorsa, ero andata a trovarlo al bar assieme al mio fidanzato, per un caffè. Ci ha regalato a entrambi un cioccolatino con sopra una ciliegina. Non l’ho mangiato, adesso lo terrò sempre con me». E’ tenero il ricordo della figlia Valentina, 28 anni studentessa di Medicina a Roma, che parla di papà Mauro Montaguti per quello che era: una persona buona.
Che amava il confronto, certo, ma che ti lasciava sempre con il sorriso. Lo storico titolare del Bar Cavour, presidio e punto di riferimento dell’omonima piazza del centro storico, due giorni fa è stato colto da un malore improvviso, poco dopo aver abbassato le serrande del suo amatissimo bar, alla fine di un’altra giornata di lavoro. Aveva 79 anni. Montaguti dal 2008 era presidente di Fipe-Ascom Bologna, il riferimento cittadino della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e negli anni era stato protagonista di diverse battaglie. Dall’alleggerimento del carico di traffico, soprattutto quello legato ai bus, proprio nella laboriosissima piazza Cavour, alle lotte per la sensibilizzazione dei più giovani riguardo ai temi delle droghe e dell’alcol, passando attraverso le ultime rimostranze contro le ultime limitazioni Covid per bar e ristoranti, secondo lui troppo vessatorie per una categoria che viveva di grossi sacrifici. I funerali si terranno domani a Granarolo nella chiesa di San Vitale (ore 15.45), dalle 14.15 alle 15.15 dello stesso giorno camera ardente invece alla Certosa., Montaguti lascia la figlia Valentina e l’ex moglie Franca.
«Da quando aveva 50 anni ha sempre dimostrato 20 anni in meno – aggiunge la figlia –. Era una persona energica, positiva. Soprattutto, era buonissimo. Aveva qualche problemino legato all’età e qualche rischio cardiaco, ma tutto è davvero avvenuto improvvisamente. Lo saluteremo a Granarolo, vicino alla sua casa di famiglia, dove lui avrebbe voluto passare gli ultimi mesi». Mauro Montaguti era anche un amico del Resto del Carlino, come ricorda Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio–Ascom Bologna. «Con lui anni fa lanciammo ‘Caffè e Carlino’, Mauro è stato una figura storica del commercio a Bologna, un punto di riferimento da sempre per tante persone e per tanti bolognesi – sottolinea Tonelli – che abitavano o che gravitavano attorno a piazza Cavour. Il suo Bar, posto proprio davanti alla fermata degli autobus e dei taxi, è stato sempre molto frequentato. Viene a mancare un amico, una persona che seguiva con interesse tutte le cose che capitavano, era lui stesso ad aprire e chiudere tutti i giorni il suo bar. Ha dato tantissimo a tutti».
Il direttore di Ascom Bologna ricorda le tante battaglie di Montaguti. «E’ stato sempre molto partecipe della vita civile di Bologna, dal 2008 con il suo impegno nella Fipe è stato costantemente attentissimo ai temi della categoria. Peraltro è stato sempre molto attento anche riguardo a tutte le tematiche del territorio, basti pensare alle sue battaglie sui cambiamenti della mobilità. Vedeva con favore la riqualificazione della piazza, oltre che di tutto il quadrante del centro storico attorno al suo bar, lo lasciavamo perplesso i troppi bus in piazza Cavour. E poi – continua Tonelli – le tante iniziative sul territorio, come quella del ‘portico della gentilezza’, nella quale aveva coinvolto anche le altre attività presenti in via Farini e in piazza Cavour. Per lui l’attenzione e il rispetto per la cosa pubblica, tradotto nella pulizia del portico da cartacce, mozziconi di sigaretta e anche graffiti, era per lui un punto fondamentale. La sua opera di sensibilizzazione nei confronti di colleghi e cittadini per il rispetto dei regolamenti comunali era stata continua, vanno ricordate anche le sue campagne per la sensibilizzazione degli adolescenti riguardo al consumo di alcoli, aspetto sul quale peraltro a tutti gli associati chiedeva massima responsabilità. Spesso – aggiunge ancora Tonelli – mi telefonava per segnalare cose su sui secondo lui bisognava intervenire, magari da segnalare alle forze dell’ordine e alla Polizia Locale. Mauro Montaguti era innamorato di Bologna e della vita».
di Paolo Rosato, il Resto del Carlino, 12 gennaio 2022
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