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Intervista ad Enrico Postacchini: «Commercio e turismo ancora fragili»

Il presidente di Confcommercio Ascom: «Recupero lento, servono aiuti. Nel 2022 si riduca il prelievo fiscale. Bene le infrastrutture, ma sgraviamo dai disagi le attività»

«Serve maggiore chiarezza sulle nuove norme legate al Green pass che toccano la piccola e la media impresa. Non possiamo pensare di tornare alla discriminazione delle attività, come fu con i codici Ateco». Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Ascom Bologna, guarda al 2022 appena cominciato sotto il segno (ancora) dell’emergenza pandemica.

ll Covid frenerà la ripresa? «Bene le nuove regole annunciate dalla Regione su auto-diagnosi, quarantene e tamponi. Inutile dire che la preoccupazione, in prospettiva, con l’aumento dei contagi, è un crescente assenteismo. Da qui è necessario che vengano riattivate tutte quelle misure, penso ad esempio alla cassa integrazione Covid, che sono scadute».

In questo contesto, quali sono le sfide del 2022? «Si deve dare la possibilità d’integrare la propria impresa fisica con l’attività digitale, ma senza rinunciare alla funzione – fondamentale – della presenza sui territori. Per farlo servono strumenti adeguati».

Puntare di più sull’e-commerce è una soluzione? «Abbiamo cominciato da tempo con bandi regionali che hanno spinto sull’innovazione tecnologica e la formazione. Ma attenzione: se il digitale è una grande opportunità, non possiamo pensare di cambiare tipologia alle nostre attività che restano presidi importanti sul territorio. E questo è interesse non solo delle imprese, ma di tutta la comunità. I negozi di vicinato sono fondamentali soprattutto in quelle zone montane o di pianura che, senza servizi, rischiano altrimenti di diventare dei semplici dormitori».

Ma ci sarà, o no, il recupero con l’anno appena cominciato? «Turismo e commercio sono comparti legati dal medesimo destino. Quindi se langue il primo, langue anche il secondo… II periodo natalizio è rimasto stabile rispetto al periodo precedente, mentre questo mese va leggermente meglio del gennaio scorso. Ma allora eravamo in ben altra situazione: l’Emilia-Romagna era rossa… Complessivamente si sta recuperando, ma perché il 2020 è stato un anno con crescita praticamente sotto zero…».

Previsioni? «Resta difficile fare congetture a lungo termine: il periodo è altalenante, non si può programmare, organizzare, investire…».

Insomma, servono ancora misure di sostegno per le vostre attività? «Eccome. In primis, è necessario un drastico calo dell’imposizione fiscale per le micro, piccole e medie imprese. E non parlo solo di quelle sotto 115 dipendenti, perché a livello europeo per piccole imprese s’intendono quelle con meno di 250 lavoratori… Non è possibile continuare a subire la concorrenza sleale delle grandi piattaforme internazionali che anche se ver *** ranno tassate, al 15 per cento, il prelievo fiscale resterà comunque basso rispetto alle nostre imprese sul territorio». Nel 2022 partiranno anche i cantieri per tram e Passante. Un bene o un male per bar, ristoranti, negozi, attività commerciali? «Da un certo punto di vista il fatto che si parta con la stagione dei cantieri è un bene. Bologna diventerà una città importantissima che, dopo Milano, avrà in ballo grandi progetti: penso alle infrastrutture, ma anche al tecnopolo giusto per fare un esempio. O per quanto riguarda l’aeroporto, si sta ragionando per il futuro sui taxi aerei elettrici dal Marconi alla città… Per questo non si possono perdere di vista le imprese penalizzate dai lavori e si deve fare di tutto per alleviare eventuali disagi. Solo così le grandi innovazioni diventeranno una meravigliosa opportunità di sviluppo». Che cosa propone? «Non solo ristori, ma anche una riduzione del prelievo fiscale e, perché no, incentivi per trasferire l’attività. Se un negozio sa che è in una zona funestata dai cantieri per tre o quattro anni magari valuta la possibilità di spostare la sua attività temporaneamente in un altro quartiere… Ma – ripeto – servono aiuti».

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino – 8 gennaio 2022
Confcommercio Ascom Bologna
Enrico Postacchini

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