I portici, la mostra che li racconta. Elementi distintivi della città, non si celebrano per l’unicità architettonica ma per il loro valore sociale
La presentazione della mostra di Rossella Rappocciolo «Non si tratta solo di fotografie, ma di raccontare le persone e la città». Questa la filosofia alla base della mostra fotografica ‘Portici di Bologna, patrimonio di cultura e identità’ in esposizione da oggi fino al 15 gennaio alla Qr Photogallery in via Sant’Isaia 90. Luogo di scambio e interazione, sotto al lungo reticolato dei portici scorre la vita della città. Storie, persone e comunità. Questo immortalano gli scatti dei fotografi Cristina Ferri, Luana Gugliotta, Ivano Adversi e Gabriele Fiolo di TerzoTropico-Aps e Tempo e diaframma Aps. Questo, d’altronde, è il valore sociale degli elementi architettonici per cui sono stati riconosciuti Patrimonio mondiale Unesco.
«I portici sono l’identità di Bologna – afferma alla conferenza di presentazione della mostra la curatrice Cristina Berselli – e per questo abbiamo fotografato e intervistato residenti, commercianti e cittadini illustri come l’arcivescovo Zuppi». Un lavoro possibile grazie alla collaborazione del Comune e di Ascom. «Abbiamo supportato volentieri questa iniziativa coinvolgendo i negozi più caratteristici dei portici» dice infatti il direttore Giancarlo Tonelli. E oltre alle foto, si possono apprezzare anche i video realizzati dai ragazzi del Liceo Fermi che raccontano i portici dal loro punto di vista. Una mostra, ma anche un catalogo edito da Minerva, di cui il fondatore Roberto Mugavero si dice «così soddisfatto da portarlo al Papa in occasione di un incontro previsto a breve». E per vincerlo basterà farsi una foto davanti alla gigantografia del porticato alla mostra da postare con l’hashtag #viviiportici e ottenere il maggior numero di like
Rossella Rappocciolo, Il Resto del Carlino – 10 dicembre 2021
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»