Progetto stadio e mobilità

Enio Pavani:” I commercianti chiedono più chiarezza”. Alessandro Gozzi:” Troppi errori nella gestione del traffico”

Enio Pavani. Gli imprenditori di Costa-Saragozza non sono contrari a un restyling del Dall’Ara che coincida con una valorizzazione dell’area circostante e dell’impianto, che è giusto mantenere in città, con un corredo di strutture sportive per un ampio pubblico. Ma le preoccupazioni sono diverse. E forti. La mobilità: garantire l’accessibilità delle aree commerciali sarà una priorità per la durata dei cantieri, che si annunciano imponenti e impattanti. Ma il ragionamento va esteso anche alla fase post lavori, creando aree di parcheggio utilizzabili a regime e a servizio delle attività economiche di prossimità dell’area Costa-Saragozza. Ma l’attenzione delle imprese non è rivolta solo alla mobilità: non vorremmo infatti che nel piano di restyling dello stadio fossero ricomprese medie e grandi strutture commerciali, che andrebbero a incidere pesantemente sulle centinaia di attività di prossimità presenti e in grado di erogare servizi di altissima qualità. L’ultimo tema che solleva dubbi è quello del tram: via Andrea Costa, a prescindere dai cantieri, non ha una larghezza sufficiente per una linea tramviaria. Il rischio è di voler recuperare lo spazio sufficiente eliminando gran parte della sosta; e questo rischia di pregiudicare la sopravvivenza di un centro commerciale naturale come il nostro. Siamo perciò fermamente convinti che sia opportuno, fin da ora, approfondire tutti gli aspetti e i tempi del progetto: le nostre imprese non possono non sapere ciò che le attende nei prossimi anni. Per programmare investimenti, innovarsi e alzare ancora la qualità del servizio alla clientela servono chiarezza e maggiori certezze. 

Presidente Associazione Confcommercio Ascom Zona Andrea Costa

Alessandro Gozzi. Il continuo ritardo dei lavori per ristrutturare lo stadio è un problema che riguarda tutta la città e che coinvolge particolarmente le attività commerciali che gravitano intorno al Dall’Ara. Questa incertezza sulla data dell’inizio dei cantieri e su come concretamente è stato pensato il progetto di rinnovo dello stadio e di tutta l’area circostante denota non poca confusione da parte dell’Amministrazione comunale. Si naviga nel buio e per noi imprenditori questo significa non poter pianificare interventi e investimenti che possano interessare le nostre attività. Il rischio di ritrovarsi bloccati dai cantieri per un periodo di tempo non definito è alto visto che presto partiranno anche i lavori per la linea del tram, ennesimo nodo da sciogliere da parte della politica cittadina. La mobilità, infatti, è un altro tema caldo soprattutto dopo le partite casalinghe del Bologna. È bene specificare che il problema non è lo stadio, ma una gestione del traffico non lungimirante. Con una vera programmazione si eviterebbero i famosi ingorghi non soltanto il giorno delle partite, che difficilmente possono essere spostate dagli orari stabiliti, ma anche negli altri giorni della settimana. L’unica certezza che abbiamo è che il Dall’Ara va lasciato dov’è e rimodernato in un’ottica europea per rilanciare tutta la città. Lo stadio, infatti, è situato in una posizione nevralgica per Bologna, ha un enorme valore storico e va quindi valorizzato. Per fare questo, però, c’è bisogno di idee chiare e di trasparenza da parte dell’Amministrazione comunale che ha il dovere di confrontarsi con i cittadini e il tessuto commerciale della zona per raccogliere i vari punti di vista e realizzare un’opera davvero funzionale per la città.

Associato Confcommercio Ascom Bologna, Titolare Trattoria Bertozzi

Il Resto del Carlino, 8 dicembre 2021