Il liquore di Simonetta Vinci sarà prodotto dalla distilleria Zeltico di Cento: «È un’avventura inaspettata, mi ha spinto l’entusiasmo di chi lo assaggia»
Una donna, una mamma, una nonna. E oggi, anche un’imprenditrice. Simonetta Vinci, all’età di 72 anni, non ha avuto paura di cimentarsi in «un’avventura inaspettata», cogliendo un’occasione che, come un fulmine a ciel sereno, è entrata a far parte della sua quotidianità. Sebbene la ricetta del suo zabaione fatto in casa allieti il palato di amici e parenti da più di cinquant’anni, ora lo stesso sapore è pronto a sprigionarsi fuori dalle mura della sua cucina per raggiungere le case di chiunque lo desideri, diventando un vero e proprio prodotto in vendita sul mercato. Dalla minuziosa produzione domestica – con l’immancabile mestolo di legno e il contenitore di porcellana -, oggi lo ‘Zabaione di Simonetta’ è pronto a farsi strada, coniugando la cremosità del prodotto alla dolcezza di una sfida «che non è mai troppo tardi per vincere». La ricetta, ereditata da una zia bolognese, ha avuto il suo trampolino di lancio una sera, a cena: quasi un anno fa, al momento del dolce, è stata offerta un po’ della sua crema all’uovo che, come di consueto, era ben conservata al buio all’interno della sua dispensa.
Da lì, la proposta da uno degli amici presenti al tavolo, Roberto Melloni, imprenditore del settore food, di realizzarne una produzione commerciale. «Alla mia età non mi sarei mai aspettata un’esperienza di questo genere. Potevo benissimo continuare a fare solo la nonna, ma l’entusiasmo che ho percepito nelle persone che mi sono intorno mi ha spinto ad accettare l’opportunità – racconta Simonetta –. Questo liquore è parte di una tradizione che porto avanti con grande passione e che negli anni è sempre stato gradito da chi ha avuto l’occasione di assaggiarlo». Tra la proposta e la realizzazione del prodotto pronto per la vendita, l’incontro con la distilleria Zeltico di Cento: la produzione – che partirà con la commercializzazione delle prime mille bottiglie – sarà reperibile in alcune botteghe artigianali, negozi alimentari e sulla piattaforma online ’DRIIIN’.«Il messaggio veicolato da questa esperienza è ricco di significato – sottolinea il direttore generale di Ascom, Giancarlo Tonelli –. Simonetta, senza guardare l’età, si è messa in gioco per creare una start-up, dando voce a un’iniziativa che noi di Confcommercio Ascom appoggiamo con grande entusiasmo». Non solo uovo, zucchero e alcol, dunque, ma anche tenacia e fiducia sono stati alcuni degli ingredienti principali per realizzare l’idea, specialmente in un periodo segnato dalla pandemia. «Bisogna aprire i cassetti e rispolverare i sogni, perché non è mai troppo tardi per mettersi in gioco».
Giorgia De Cupertinis, Il Resto del Carlino -13 novembre 2021
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