In San Donato c’è chi ne ha subìti oltre sei in un anno. Zona San Mamolo: «Gli allarmi sono un deterrente, sui Colli più criticità»
Ci si potrebbe scrivere un saggio sulla geografia criminale della città che è sul secondo gradino del podio nella classifica nazionale del ’Sole 24 Ore’ per i reati denunciati. Una guida che, nello specifico, per i furti in abitazione varia di quartiere in quartiere, trovando a seconda di dove si presta l’orecchio numeri, sensazioni, episodi molto diversi fra loro. A cominciare dalla periferia, dal quartiere San Donato, dove «se ora la situazione è un po’ migliorata – così Graziella Tosello, negoziante –, abbiamo passato fino a poco tempo fa brutti momenti». Diversi, brutti momenti. «In meno di un anno mi è capitato di subire sei furti nel negozio e un altro paio di volte i ladri sono entrati direttamente negli appartamenti del mio condominio – spiega Graziella –. L’obiettivo?
Di tutto. Dai computer, a qualche spicciolo, persino i fiori». «Qui in San Donato la situazione non è tranquilla – garantisce anche Simone Bona –. Il lockdown un po’ ha messo un freno, ma i ladri ci sono e di solito fanno colpi lampo, prendendo quel che trovano».In centro. Da via Riva Reno a via Galliera invece, la preoccupazione più che per i furti in casa riguarda «i borseggi – così Luca Sarti –. Nei palazzi ci conosciamo tutti, c’è una rete che scongiura l’entrata di volti ignoti nelle case. Per strada invece la situazione è grave. Tutti i giorni si sente di furti di scooter, di portafogli». Oppure «vetrine rotte e colpi nella notte ai negozi», aggiunge Massimiliano Formosa.
San Mamolo. Ci sono poi quelle zone della città dove i residenti dispongono di maggiori deterrenti per i furti in abitazione, e anche i ladri devono affinare di pari passo perizia e strumenti. «Qui tutti hanno impianti di allarme, anche collegati direttamente alle forze dell’ordine – spiega Sara Boschetti –. Vivo qui da 7 anni e non ho mai sentito di furti fra condomini e vicini». Il problema fra ’i quartieri alti’ infatti «c’è, ma riguarda più le ville sui Colli – così Luca Addesso –. Lì fra case delle vacanze, abitazioni lasciate vuote per settimane e anche roba di valore da rubare, gli obiettivi ingolosiscono di più i ladri e d’estate il problema peggiora», garantisce.
Francesco Zuppiroli, Il Resto del Carlino -9 novembre 2021
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