Autostrade annuncia da lunedì lo stop della viabilità tra il capoluogo e il casello autostradale di Cinque Cerri, in valle del Setta
SASSO MARCONI Autostrade annuncia la chiusura della bretella di collegamento tra Sasso e il casello autostradale di Cinque Cerri e tutti i sindaci dell’Appennino insorgono. Tredici sindaci, in prima fila quello di Sasso, Roberto Parmeggiani ( con i primi cittadini di Alto Reno Terme, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, S. Benedetto Val di Sambro e Vergato) che in sintonia mettono in evidenza il rischio di una paralisi della circolazione in tutta la media valle del Reno, a partire dal nodo di Sasso, già messo a dura prova dalla chiusura del ponte Leonardo da Vinci e delle frequenti difficoltà sulla Porrettana.
A gettare nello sgomento automobilisti e residenti di tutti questi territori è stato l’annuncio, da parte di Società Autostrade, della chiusura in entrambi i sensi di marcia del raccordo autostradale ‘R43’, ovvero la bretella di collegamento tra il capoluogo e il casello autostradale di Cinque Cerri, in valle del Setta. Il tutto a partire da lunedì. Chiusura motivata dalla necessità ed urgenza di svolgere lavori di manutenzione straordinaria delle barriere di sicurezza e di messa in sicurezza della parete rocciosa, esposta al rischio di caduta massi. Il tutto sul versante scosceso delle pendici di Monte Mario e poi per effettuare interventi di manutenzione straordinaria in vista della successiva e già annunciata chiusura della galleria autostradale di Monte Mario. Considerati però anche i tempi prospettati per la riapertura del raccordo (oltre quattro mesi per la corsia sud e quattro anni per la corsia nord), il sindaco Roberto Parmeggiani e gli altri dodici primi cittadini hanno chiamato in causa il Governo, la Regione, la Città Metropolitana, la Prefettura e Società Autostrade.
Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino -9 novembre 2021
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