«Pericolosa, andrebbe tolta. Crea disagi a fornitori e clienti». Polemiche pure in viale Lenin: «Traffico peggiorato»
Le piste ciclabili dividono i cittadini. Valentina Orioli, assessore comunale a Mobilità e infrastrutture, intervistata dal ’Carlino’, ha dichiarato che «le piste ciclabili hanno aumentato la sicurezza» e che «non c’è stato nessun aumento dell’incidentalità». Ma se i numeri sugli incidenti sono un dato di fatto, la sicurezza è, invece, una percezione che riguarda a livelli diversi gli utenti. E non tutte le ciclabili, ad esempio, offrono lo stesso livello di sicurezza. Lo sanno bene i commercianti di via Saragozza.
«Qui c’è una ciclabile fatta solo di linee sull’asfalto dove sulla sinistra hai auto e bus che ti sfiorano e a destra le strisce blu in cui le macchine parcheggiano», dice Massimilano Callea (29 anni), poi aggiunge: «E nel tratto del Meloncello è ancora peggio dato che lì la pista è stata inserita addirittura in mezzo a due corsie di macchine». A confermarne la pericolosità è Daniele Loreti, (57 anni): «Una pista sicura? Mia moglie, in bici, è stata agganciata da un bus e trascinata sotto. Gli ha quasi strappato un braccio, e dopo lunga convalescenza ora dovrà essere operata». Simona Bonafè (49 anni), invece, oltre a sottolineare i rischi del tratto ciclabile spiega che c’è anche un problema logistico per le attività commerciali: «Come fanno a fermarsi i fornitori? Per lo scarico delle merci sono costretti a sostare sulla pista creando un rischio per pedoni, ciclisti e automobilisti. Purtroppo non hanno alternativa».
Mentre Andrea Cocchi (47 anni), fa notare che «per la ciclabile di Saragozza non c’è una normativa chiara, le auto non sanno se possono accostarsi per parcheggiare o se la fermata è consentita. Nessuno lo sa, nessuno l’ha mai spiegato». Caterina Bifano (52 anni), invece, è categorica: «Questa ciclabile bisogna toglierla ha solo aumentato i rischi che c’erano già in questa strada, mentre io in lavanderia ho perso clienti che non riescono più a trovare parcheggio».
Situazione meno grave, ma sempre polemica, per la ciclabile che percorre viale Lenin. «Non è sicura, la strada è stata ristretta per fare una pista che non si vede nemmeno e le auto ci passano sopra. Con la mia famiglia la evitiamo sempre», dice Luciano Calcagno (33 anni). La pensa allo stesso modo Marco Motta (38 anni) che evidenzia che «la pista in viale Lenin non è nemmeno servita a smaltire il traffico, dato che ha chiuso una corsia. Poi essendo pericolosa non incentiva nemmeno le persone a prendere la bici».
Marco Santangelo, Il Resto del Carlino – 4 novembre 2021
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