Il boom del turismo. Camere occupate al 95%

Giovanni Trombetti, Bologna Welcome: “Questo fine settimana siamo tornati a livelli pre-pandemia”. Celso De Scrilli, Federalberghi: “E’ un’iniezione di fiducia importante”. Ilaria Orsi: “Trend in crescita da settimane: l’attrattiva c’è”. Lorenzo Costa: “Un momento magico: siamo capitale del cibo”

Boom di turisti sotto le Due Torri. In questo fine settimana con il ponte d’Ognissanti, basta fare due passi in centro per accorgersene. E la prova empirica sul campo è confortata dai dati. «In città abbiamo alberghi occupati al 95%», afferma Giovanni Trombetti, presidente di Bologna Welcome, che fa i calcoli su un osservatorio di 3.500 camere. «È una bellissima sorpresa, un’iniezione di fiducia importante – commenta Celso De Scrilli, numero uno di Federalberghi Bologna –. Non ricordo di avere visto spesso tante prenotazioni, nemmeno in epoca pre-Covid».Nell’80% dei casi si tratta di turismo italiano. «Molte le famiglie, che prenotano camere doppie e triple», spiega De Scrilli. Gli stranieri vengono dall’Europa: soprattutto Germania, Francia, Paesi scandinavi. Mancano – causa restrizioni dovute alla pandemia – americani e cinesi. «Dal punto di vista del turismo leisure, di piacere, sono ottimista, mi pare si stia andando verso una normalità pre-pandemia», afferma Trombetti. Ancora con il freno tirato i settori business e congressuale. Anche se da Eima – l’esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, tornata in presenza e chiusa in fiera il 23 ottobre – sono venuti segnali molto positivi. La regina delle attrazioni turistiche della città si confermano le Due Torri. «La visita alla Asinelli è al top delle richieste – dice Trombetti –. Siamo tornati a pieno regime, con tutti i turni pieni». I 498 gradini da salire per conquistare la vetta non bastano a scoraggiare i visitatori. Molto gettonata anche la visita alla terrazza panoramica sulla Torre dell’Orologio di Palazzo d’Accursio, con vista a 360 gradi su piazza Maggiore, centro storico e colline circostanti. Ci sono code anche per entrare in San Petronio. «E in questi giorni – aggiunge Trombetti – turismo e sport vanno a braccetto». Sono numerosi, infatti, gli atleti arrivati da tutta Italia (un centinaio anche dall’estero) per la Bologna Marathon, maratona che si corre oggi in città. Questo ritorno dei turisti «è il risultato del lavoro di promozione di Bologna città d’arte che dura almeno da sette-otto anni», afferma De Scrilli. In passato fuori dalle rotte dei grandi tour operator, città di passaggio fra le ben più blasonate Venezia e Firenze, «oggi Bologna è a pieno diritto una meta del turismo nazionale e internazionale». Un’ulteriore spinta all’immagine della città nel mondo dovrebbe venire dall’ingresso dei portici nella World Heritage List, il patrimonio dell’Umanità Unesco. «È un riconoscimento che ci dà molta visibilità internazionale», commenta il presidente di Federalberghi. E per la prossima estate, anticipa Trombetti, «Bologna Welcome sta preparando nuovi tour e percorsi che interesseranno i dodici tratti di portici inseriti dal Comune nel dossier Unesco».

 Luca Orsi, Il Resto del Carlino – 31 ottobre 2021

Il boom del turismo/2

Trend in crescita da settimane: l’attrattiva c’è

Ilaria Orsi. Dopo un lungo periodo di mercato completamente fermo e grande preoccupazione, finalmente possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo. Già dallo scorso mese di settembre abbiamo assistito ad una progressiva e costante ripresa dei flussi turistici sia business sia leasure. Ma se fino a qualche settimana fa avevamo tutte prenotazioni last minute, la grande piacevole sorpresa di questo ponte dei Santi è che l’andamento positivo era già evidente una decina di giorni fa. La booking window torna infatti ad allungarsi e questo permette a noi albergatori di poter programmare con anticipo soprattutto in termini di attivazione di servizi per i nostri ospiti. Sempre più ci chiedono informazioni per visite guidate e accessi ai musei che per lungo tempo sono stati chiusi o con capienza contingentata. Si tratta di turisti di provenienza soprattutto dal Nord Europa che si fermano in città la notte del sabato e della domenica. Non mancano però gli italiani che in Bologna trovano una meta facilmente raggiungibile, ben organizzata che sa coniugare cultura a tradizione e tipicità. È un primo significativo passo di riavvicinamento ad una normalità che negli ultimi ventiquattro mesi avevamo smarrito. Oggi possiamo finalmente tornare a fare quello che ci piace di più: prenderci cura dei nostri ospiti.

Direttore Art Hotel dei Commercianti, socio Federalberghi Confcommercio Ascom

Un momento magico: siamo capitale del cibo

Lorenzo Costa. Bologna sta vivendo un grandissimo momento. Da circa due anni come un mantra ripetiamo ad alta voce che “Bologna deve ritornare ad essere grande”. A volte non necessariamente bisogna stravolgere qualcosa per far sì che venga percepito in maniera nuova, piuttosto è la tenacia e la perseveranza nel veicolare un messaggio a creare la rottura e quindi la rinascita. Bologna è la nuova capitale del cibo, o forse è semplicemente tornata ad esserlo. Boom di presenze, tutto esaurito. Trascorrere anche solo 24 ore a Bologna è in cima alla lista di ogni appassionato di cibo, non solo italiano. I collegamenti aeroportuali con le grandi capitali hanno garantito un flusso costante, al nostro campanello suonano viaggiatori appena scesi dall’aereo da ogni parte del mondo. Quella appena trascorsa la ricordiamo come l’estate più grande di sempre. Non solo per il flusso continuo, ma per la risonanza generata dal lavoro di giovani imprenditori bolognesi. Questo in corso è il weekend dei grandi numeri, delle folli presenze. In cima alla lista Francia, Danimarca e America. Non si tratta solo di cibo, i progetti impattano più di un semplice appagamento gustativo. Bologna sta vivendo un grandissimo momento.

Titolare del ristorante Oltre, socio Confcommercio Ascom

Il Resto del Carlino, 31 ottobre 2021