Intervista a Giancarlo Tonelli
«Siamo vicini al punto di non ritorno. È ora di invertire la rotta». Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom, non nasconde la «forte preoccupazione» per la diffusione delle droghe in città: «Una piaga sociale non nuova, che negli ultimi tempi ha assunto proporzioni allarmanti».
Cosa la preoccupa di più? «La quantità e la varietà di droga diffusa in tutti gli strati sociali della città». Che fotografia della situazione avete dai commercianti vostri associati? «La situazione è peggiorata. La presenza dei pusher, un tempo circoscritta ad alcune zone calde, affligge ora molte aree della città, di giorno e di notte. E porta con sé degrado, pericolo e microcriminalità». Come reagiscono i negozianti? «Facendo segnalazioni alle forze dell’ordine. Commercianti, pubblici esercizi e operatori del turismo sono sentinelle sul territorio. Hanno gli occhi sulla strada tutto il giorno, sono i primi ad accorgersi se c’è qualcosa che non va. E segnalano».
Risultato? «Qui entriamo in un campo che riguarda il legislatore, non i commercianti». Di cosa si tratta? «Mi pare evidente la necessità di una forte revisione delle leggi vigenti. Troppo spesso le segnalazioni fatte, al di là dell’impegno delle forze dell’ordine, si rivelano inefficaci». Chiede norme più severe? «Beh, nella stragrande maggioranza dei casi le persone fermate sono di nuovo a spasso pochi giorni dopo. Se non addirittura poche ore dopo. Così si rafforza in loro il senso di impunità, che li porta a spacciare senza timore, alla luce del giorno, sotto gli occhi di tutti». In attesa di una eventuale revisione delle norme»? «Credo che sia assolutamente necessario l’impegno di tutti per riappropriarci del territorio. Non solo a Bologna, ma anche nei Comuni della città metropolitana dove ci sia una presenza diffusa di spacciatori».
Che cosa propone? «Siamo favorevoli a ogni tipo di iniziativa congiunta tra forze dell’ordine, magistratura, Comune e associazioni di categoria che porti, di giorno e di notte, a condizioni di maggiore controllo del territorio». Pensa a un mix di prevenzione e attività varie? «Credo che servirebbe una cabina di regia istituzionale per coordinare i diversi tipi di intervento e iniziative. Di certo, nelle nostre strade e nelle nostre piazze una sempre maggiore presenza delle ‘forze sane’ della città sarebbe un fortissimo deterrente contro la presenza di spacciatori e balordi. Noi ci siamo».
Luca Orsi, Il Resto del Carlino – 29 ottobre 2021
