Torna da lunedì il progetto per regalare penne, libri e quaderni ai detenuti
Torna l’ottava edizione della colletta per regalare libri e articoli di cartoleria alla scuola del carcere. Da lunedì prossimo fino alla fine dell’anno sarà possibile donare un libro agli studenti del penitenziario rivolgendosi a una quindicina di negozi in città e provincia associati a Confcommercio. «Spesso i detenuti non riescono a comprare nemmeno una penna – sottolinea Alberta Zama, presidente della federazione librai Ascom –. Con questo progetto siamo riusciti a portare fino a trecento volumi all’anno».
Un ulteriore problema, nato con la pandemia, è legato al ’riciclo’ dei vocabolari, perché «nel nostro carcere i detenuti parlano 14 o 15 lingue diverse – afferma Medardo Montaguti, presidente nazionale della federazione cartolai Confcommercio –. Purtroppo passare i testi da un allievo all’altro non è più possibile» .Si tratta dunque di un’opportunità di rinascita, «una seconda chance, che passa anche attraverso l’educazione e la lettura», aggiunge il direttore generale dell’Ascom, Giancarlo Tonelli, ribadendo il valore e il successo delle passate edizioni. «Penne e libri sono le armi più potenti».
Lo aveva detto Malala Yousafzai nel suo discorso all’Onu e lo ha ricordato Vittorio Lega, professore del penitenziario. «In questo caso – conclude Lega –, non si tratta di una metafora, ma della realtà. E con quest’iniziativa dobbiamo portare le persone a maneggiare armi migliori. In carcere, inoltre, è totalmente assente il digitale. Chiediamoci se questo, oggi, possa essere accettabile».
Amalia Apicella, Il Resto del Carlino – 19 ottobre 2021
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»