Si terrà il 26 ottobre a palazzo Re Enzo. I versi di ’Futura’ saranno battuti per ristrutturare il reparto di degenza del Sant’Orsola
Chissà, chissà domani, su che cosa metteremo le mani. Se si potrà contare ancora le onde del mare…». Sono i versi della canzone ’Futura’ di Lucio Dalla che, l’anno scorso, hanno illuminato via D’Azeglio e scaldato il cuore dei bolognesi in un inverno pesantemente segnato dalla pandemia. ’Futura’ parla di speranza, di un domani migliore, di amore. E, ancora una volta, le sue parole sosterranno la comunità di tutta Bologna. Le luminarie affisse nel cuore della città saranno battute all’asta per ristrutturare la degenza di Oncologia del Sant’Orsola, un lavoro che richiede mezzo milione di euro. Dopo il successo dell’asta benefica delle luminarie di ’L’anno che verrà’, che nel 2019 ha consentito la raccolta dei fondi per la realizzazione del nuovo reparto di day hospital di Oncologia del Sant’Orsola, il 26 ottobre sarà la volta delle parole luminose di ’Futura’.
La nuova gara di solidarietà, in collaborazione con Sotheby’s e con la Galleria d’Arte Maggiore e realizzata con il sostegno di Lavoropiù, si terrà a Palazzo Re Enzo intorno alle 20,30. A partire dalle 19,30 invece, gli chef dell’associazione Tour-tlen metteranno a disposizione del progetto la loro creatività per la preparazione di una cena di beneficenza. L’offerta per partecipare alla serata è libera, con una donazione minima di 100 euro a persona. 250 i posti disponibili e la prenotazione è obbligatoria: si potrà effetturare sul sito www.fondazionesantorsola.it o acquistando gli ingressi al Gran Bar di via D’Azeglio a partire da lunedì. Durante la cena, sarà Raphaelle Blanga, direttrice di Sotheby’s Italia, a battere all’asta le luminarie, realizzate dall’artigiano Antonio Spiezia, dall’idea di Tiziano Corbelli.
Tutto il ricavato andrà a sostegno della campagna lanciata dalla Fondazione Sant’Orsola per donare ai pazienti un nuovo reparto di degenza oncologica, dove vivere al meglio il percorso di cura. La degenza oncologica sarà infatti totalmente rinnovata: letti elettrici di ultima generazione, balconi trasformati in giardini d’inverno e tende fonoassorbentie, particolarmente a tema, la musica con un sistema di filodiffusione. Si investirà anche per realizzare spazi per vivere al meglio le relazioni tra paziente, familiare e personale sanitario, con luoghi dedicati agli incontri e al supporto psicologico. Per riuscirci, conferma il professor Andrea Ardizzoni, «è necessario raccogliere 500.000 euro, un traguardo che l’asta delle luminarie di Dalla potrà permettere di avvicinare in modo decisivo».
L’iniziativa è promossa dal Consorzio degli Esercenti di via D’Azeglio pedonale, insieme al Comune di Bologna e alla Fondazione Lucio Dalla. Per Giorgia Boldrini, direttrice del settore Cultura e Creatività del Comune, l’asta è «un esempio concreto di come cultura e solidarietà possano viaggiare assieme nella nostra città». «Le parole di Lucio, dallo scorso dicembre ci hanno accompagnati aiutandoci ad attraversare un periodo buio. Un progetto concreto come questo ha come obiettivo il benessere delle persone. Siamo certi che Lucio sarebbe felice di questa iniziativa», conclude Andrea Faccani, presidente della Fondazione Lucio Dalla.
Amalia Apicella, Il Resto del Carlino – 9 ottobre 2021
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