Enrico Postacchini ha presentato ai candidati sindaco un documento con le istanze di quel vasto mondo del Terziario che è la spina dorsale del sistema economico bolognese
Un tessuto diffuso di imprese che pone all’attenzione dei futuri amministratori alcune priorità per disegnare la città di domani. Tra le tematiche affrontate l’economia di prossimità: se davvero le attività economiche di prossimità tutelano la qualità della vita, allora il Comune deve porsi come soggetto promotore di politiche pubbliche che prevedano forme di fiscalità agevolata in grado di sostenere la liquidità delle imprese, risorse per favorire gli investimenti e comprimere i costi di gestione. Un’azione strategica che punti a ricucire il tessuto economico e urbano della Bologna post Covid, dentro e fuori le mura: già, perché proprio la pandemia ci spinge a ripensare la città in un’ottica policentrica che punti ad attivare nuove funzioni dei luoghi e degli spazi urbani nei quartieri. Sulla mobilità riteniamo che il tram rappresenti, come abbiamo più volte sottolineato, un’opera estremamente complessa e impattante. Si annuncia una gestione molto problematica dei cantieri che esige, prima di tutto, ristori per le imprese: da qualunque lato la si guardi, tutelare e promuovere il commercio e le reti di prossimità non è soltanto un’esigenza economica, ma una necessità per Bologna e quindi va salvaguardato un equilibrio tra mobilità pubblica e privata. Il turismo è un autentico motore di crescita. Pur accogliendo i recenti, timidi, segnali di ripresa, per ripartire chiediamo di garantire un sistema di welfare ad imprese e operatori del settore e favorire il rilancio dei nostri attrattori, Aeroporto e Fiera in testa. Infine per noi è chiaro che non esiste sviluppo economico senza legalità economica e sicurezza. Due pilastri che saranno sempre più decisivi per definire la vivibilità di una città che cambia. Presidente Confcommercio Ascom Bologna
Il Resto del Carlino, 1 ottobre 2021
