Il presidente Maresca: «Colmare il gap con l’Europa». Le interviste a Marta Fiorentino e Pietro Maresca Spa, Gruppo Moreno e Campani Group
Si parlerà di mobilità e elettrica e di mercato nell’incontro ’L’auto elettrica prossima ventura’ organizzato da Federauto assieme a Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ad Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, con le conclusioni dell’Onorevole Gianluca Benamati, Vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera. L’appuntamento è fissato per sabato alle 11 al villaggio Ev Show allestito in piazzale Jacchia (ingresso libero con obbligo green pass).«I temi legati alla sostenibilità sono sempre più importanti per guardare al futuro anche nella mobilità e Bologna si conferma molto attenta come testimonia anche il progetto legato alla ztl ambientale – commenta Pietro Maresca, presidente di Federauto Bologna – . E’ giusto pensare a città più pulite e trovo necessario che si accompagni questo percorso con adeguati sostegni e incentivi, in una visione complessiva e senza ideologie che penalizzino il mezzo privato in senso assoluto. Così come è fondamentale ampliare la diffusione di colonnine per soddisfare una clientela crescente».Si parlerà anche degli incentivi messi in campo per favorire la crescita del settore elettrico: «Federauto in questi mesi ha svolto un ruolo molto importante invocando incentivi che sono arrivati e che hanno aiutato a rottamare molte auto vecchie e inquinanti, ma ora si richiede che possano essere messi in campo interventi più strutturali e di più ampio respiro, estendendo l’ecobonus ai prossimi anni e rivedendo la fiscalità delle auto aziendali oggi tra le più penalizzanti in Europa. E’ proprio sull’Europa che dobbiamo recuperare un gap sia a livello di anzianità di parco circolante che sul piano delle infrastutture per la mobilità elettrica ed in questo senso dobbiamo lavorare tutti insieme»
Pietro Maresca e Marta Fiorentino, Maresca e Fiorentino Spa
«Dall’acquisto al noleggio nel segno della sostenibilità»
Mobilità a impatto zero e transizione ecologica nel futuro del Gruppo «E la natura ringrazia»
Marta Fiorentino e Pietro Maresca della Maresca e Fiorentino Spa, come concessionaria cosa state facendo per la mobilità elettrica?«Riteniamo che il futuro sarà nella mobilità sostenibile. È un percorso che abbiamo intrapreso sposando e sostenendo la transizione ecologica, con un’ampia disponibilità di mezzi ibridi ed elettrici per raccogliere le nuove sfide, specie nei centri urbani». Quali sono i modelli elettrici più richiesti del momento? «Partiamo dalla gamma ibrida Fiat e Lancia, fino alla nuova 500e, l’auto elettrica più venduta in Italia. E anche l’ultimo arrivato l’E-Ducato 100% elettrico, con un’autonomia fino a 370km. In questo modo possiamo soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta alle tematiche ambientali e al risparmio». Cos’altro può fare una concessionaria? «Come Maresca e Fiorentino abbiamo formato personale dedicato ed installato in concessionaria diverse colonnine per la ricarica, unitamente alla creazione di un mobility store, in partnership con Leasys, dedicato al noleggio e che rende più accessibile la possibilità di utilizzo di auto più pulite e sicure, con diverse formule dal breve al lungo termine». Per il mercato dell’auto elettrica, quanto è importante una vetrina come l’Ev-Show, in cui la cittadinanza può toccare con mano un prodotto a zero impatto ambientale? «È molto importante, perché avvicina la clientela e le famiglie a nuovi prodotti. Daremo anche la possibilità, previa registrazione ed a posti limitati, di provare i nostri nuovi mezzi elettrici, organizzando test drive dedicati». Quali sono i dubbi che permangono sulla mobilità elettrica? «Sono principalmente legati all’autonomia delle auto e ai costi iniziali, ma va detto che oggi l’autonomia è aumentata, basti pensare alla 500e che arriva a 320km dichiarati, mentre gli incentivi sono fondamentali per supportare l’acquisto. Resta poi sempre valida l’alternativa del noleggio, che proponiamo ai nostri clienti». Da esperti del settore, quali sono i pregi del veicolo solo elettrico? «Sicuramente il risparmio che si ottiene non solo per il carburante, ma anche sul bollo e a livello assicurativo. Ci sono poi le possibili agevolazioni su sosta e circolazione nelle Ztl e infine la consapevolezza di dare un contributo alla salvaguardia dell’ambiente».
Giovanni Terzitta, Gruppo Moreno
«L’elettrico non è più una nicchia Nelle aziende tanti mezzi green»
Imprese sempre più attente al tema delle emissioni «Meno rumore e inquinanti nei nostri centri storici»
Il muro più grande da abbattere? «Quando si parla di elettrico, quello della conoscenza». Il futuro, insomma, è come se fosse già qui per Giovanni Terzitta (nella foto accanto. Gruppo Moreno, concessionaria Renault, Dacia e Toyota). «Bisogna solo metterlo in mostra, ed Ev Show sarà l’occasione giusta, toccando con mano, che nel veicolo elettrico il vantaggio c’è».Da addetto ai lavori, quanto si vendono queste auto? «Diesel e benzina sono diminuiti molto, a favore dell’ibrido puro, elettrificato o completamente elettrico. Le percentuali di vendita, rispetto a queste ultime categorie, dal 2019 sono praticamente quadruplicate, nonostante la pandemia». Questo exploit a cosa è dovuto? «Senza dubbio al progresso tecnologico: l’aumento dell’autonomia dei mezzi, come anche la riduzione dei tempi di ricarica. Si aggiunge anche una diffusione maggiore delle colonnine in cui fare il pieno di elettroni». Da quanto si compra a…chi compra? «Parliamo di privati come di aziende. L’elettrico non è più solo una nicchia, ma sta prepotentemente influenzando anche il mondo dei veicoli commerciali. Aziende e operatori del settore stanno sempre più attenti alle emissioni. Nel loro bilancio di sostenibilità inseriscono nelle voci di spesa i veicoli a zero emissioni. Questi, nelle città come Bologna, permettono di azzerare inquinamento e rumore, con il vantaggio di poter entrare nella ztl e girare nel centro storico, parcheggiando nelle strisce blu». Indubbie le ricadute positive sull’ambiente, ma economicamente conviene?«Oggi gli impianti normativi hanno permesso di mettere a disposizione quasi tutti i prodotti a prezzi molto competitivi: un bonus come quello ’Emissioni’, per esempio, rende l’elettrico abbordabile per ogni tipo di azienda. La stessa Città metropolitana ha garantito la possibilità di installare colonnine nel territorio. È tutto il sistema che sta puntando a una maggiore diffusione dell’elettrico. La strada insomma è segnata». Torniamo a Ev Show invece, quali novità pensate di mostrare ai partecipanti? «Abbiamo parlato di veicoli commerciali. E appunto, nelle aree test drive, sarà disponibile, per esempio, il furgone Toyota Proace. Non mancheranno neppure le nostre ambasciatrici elettriche, come la Renault Zoe e la Twingo, oppure la nuova Dacia Spring, prima vettura a emissioni zero della casa. Un segnale di come i marchi stiano sempre più allargando le loro gamme nel segno del rispetto ambientale». g.t.
Maila Maniero, responsabile marketing Campani Group
«Informare, educare e convincere Così puntiamo al cambiamento»
La strategia del Gruppo: «Vincere le perplessità della clientela: muoversi senza inquinare si può» Quando la concessionaria diventa portatrice di un messaggio di sostenibilità. «E se non lo facciamo noi, chi dovrebbe farlo?» Convincere e informare – sull’elettrico – sono parole al primo posto nel vocabolario della responsabile marketing di Campani Group, Maila Maniero (foto in basso), nella strada verso l’azzeramento delle emissioni. Perché?«Perché sono tantissime le domande frequenti su un tema ancora relativamente poco conosciuto. Proprio per questo, tramite i nostri canali, stiamo insistendo su un lavoro informativo rispondendo alla domande più frequenti, per esempio: ’quanto dura la batteria?’, ’quanto tempo ci vuole per ricaricarla?’, ’il Freddo è nocivo?’. Tutti dubbi che rischiano di essere un ostacolo nel progressivo passaggio dal motore termico a quello a ’elettroni’. Inoltre, a testimonianza di quanto crediamo in questa svolta, abbiamo creato ’Campani Electrics’, un brand dedicato che riunisce tutti i veicoli a impatto zero».Ev Show sarà un tassello importante in questa vostra politica di informazione…«Bologna è una piazza importante per noi (tre le sedi dell’azienda: a Borgo Panigale e due in zona Roveri, ndr) sulla quale puntiamo molto. Inoltre la fiera si si colloca in un arco temporale perfetto per una buona affluenza di pubblico». Cosa metterete in mostra? «In tutto circa una decina di veicoli, fra test drive ed esposizione, sia Ibridi che elettrici dei nostri marchi Citroen, Opel, Peugeot e Xev, casa giapponese dall’indole completamente elettrica». Il mercato delle auto a emissioni zero sta aumentando? «I numeri sono certamente più che raddoppiati: il merito è anche delle case costruttrici, che stanno ampliando moltissimo la loro gamma in quel senso». Quanto c’è ancora da lavorare? «Il nodo delle infrastrutture, almeno parzialmente, rimane, anche se sono stati fatti passi avanti. Da migliorare, a mio avviso, è il dialogo con i fornitori di energia».La ricarica resta il dubbio maggiore dei clienti? «Anche, oltre al fattore economico. Avere un’auto elettrica spesso comporta perplessità su ricarica e autonomia, e non sempre è facile installare una colonnina se si è in un condominio». Però i vantaggi dell’elettrico sono indubbi…«E’ una scelta da fare con attenzione. Ma basta mettersi al volante per convincersi: potenza e velocità immediata, facilità di guida ed estrema silenziosità, tante caratteristiche che i motori termici non possono garantire. Poi c’è il risparmio sulla benzina, come anche la minore manutenzione del veicolo. Ma soprattutto l’ambiente: la riduzione di fumi nocivi è azzerata: si passa a una guida responsabile grazie a un veicolo autorizzato a entrare nel cuore delle città, parcheggiare sulle strisce blu, e, nel caso dei veicoli commerciali, a svolgere il proprio lavoro rispettando l’ambiente».
Il Resto del Carlino, 30 settembre 2021