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Con Fonoprint cambia la musica a teatro

Acquisito il 49% delle quote di December Sevens Duemila srl, che gestisce la programmazione di Europauditorium e Celebrazioni

Cambio societario nella gestione dei teatri Celebrazioni ed Europauditorium: entra con il 49% delle quote in December Sevens Duemila srl, l’organismo fino a oggi di esclusiva proprietà della famiglia Vernassa, Fonoprint srl. Un marchio, quello Fonoprint, celeberrimo per lo studio di registrazione sorto nel 1976 dove è nata e continua a svilupparsi la canzone d’autore italiana e bolognese in particolare. December Sevens, va ricordato, si occupa in toto della programmazione del teatro della Fiera, mentre partecipa al 70% alla società Theatricon che cura il palcoscenico di via Saragozza (l’altro 30% è in capo ad Enfi Teatro di Carmela Angelini). Le quote acquisite da Fonoprint (che in questo modo arricchisce il proprio portafoglio di attività ed entra nel mondo dello spettacolo dal vivo) sono state cedute da Giovanni Vernassa, cugino di Filippo. «L’unione fa la forza – dichiara appunto Filippo Vernassa, che resta alla direzione artistica del gruppo – e apre nuovi orizzonti. Esplorarli con un nuovo socio ci metterà davanti sfide interessanti e arricchirà il panorama culturale cittadino di opportunità». 

Leopoldo Cavalli, imprenditore bolognese e proprietario di Fonoprint dal 2016, sottolinea come in questo momento così delicato per il mondo dello spettacolo sia importante proteggere i teatri cittadini. «Tutte le aziende del mio gruppo – spiega- da Visionnaire fino a Nuage e alla Darsena del Sale di prossima apertura a Cervia sono imprese protese a creare il bello e a generare emozioni». E’ ovviamente presto per capire come questa patto modificherà le attività dei due palchi. «Nasceranno progettualità – chiarisce Vernassa – per rafforzare la parte musicale e varare progetti sulla formazione e sui giovani cantautori. Stiamo studiando iniziative dedicate al mondo Fonoprint». Sulla necessità di creare sinergie insiste anche Cavalli. «Cercheremo di massimizzare il nostro contributo – ribadisce–, oltre che sullo spettacolo, sulla formazione, che resta una delle nostre priorità». 

Ma c’è di più. «Credo – aggiunge – che sia il momento di portare le imprese nei luoghi della cultura e che quindi i teatri, oltre a programmare spettacoli, debbano accogliere le aziende per attività promozionali o convegnistiche. Bisogna incentivare l’utilizzo delle platee in forme inedite per farle restare accese». La pandemia ha messo a dura prova il settore e proprio per questo il numero uno di Fonoprint si augura di trovare aziende che vogliano aiutare i teatri, magari ‘adottando’ con una sponsorizzazione uno spettacolo. La data di riapertura di Celebrazioni e Europauditorium non è però ancora definita. Dice Vernassa: «Aspettiamo indicazioni dal governo sulle nuove capienze per ripartire in autunno. Le nostre stagioni sono già pronte fino alla primavera 2022». 

Claudio Cumani, Il Resto del Carlino -24 settembre 2021

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