Storico traguardo per i tour guidati dell’associazione fondata dieci anni fa da Fabio Mauri. «Festeggiamo il 25 settembre»
Un milione di visitatori. È lo «storico traguardo» raggiunto dalle visite guidate organizzate dall’associazione ‘Succede solo a Bologna’ sotto le Due Torri e dintorni. «Festeggeremo sabato 25 settembre, con una foto di gruppo nel corso della visita guidata delle 17 nella Cripta di San Zama. A cui parteciperà, appunto, il nostro milionesimo turista», spiega Fabio Mauri, fondatore e presidente dell’associazione. Si sperava di potere celebrare quota un milione di partecipanti, fra italiani e stranieri da tutto il mondo, in concomitanza con il decimo compleanno dell’associazione, nata il 21 febbraio 2011.
«Ma i tanti mesi di chiusura a causa della pandemia e del conseguente calo dei turisti lo ha impedito e ci hanno costretto a rinviare la festa – commenta Mauri –. Inutile dire che, con le nostre attività tornate finalmente a pieno regime, siamo comunque orgogliosi e felici per questo ottimo risultato». Dal 2011, ‘Succede solo a Bologna’ organizza diversi eventi e idea numerose visite guidate a Bologna e provincia, dedicate ai tanti aspetti storici e culturali del territorio. Partita con solo due soci e due dipendenti, l’associazione è via via cresciuta, non solo nelle proposte turistiche, ma anche nei numeri. «Conta attualmente 18.542 soci – spiega il presidente – e ha 27 dipendenti, numero che era arrivati a 39 prima dell’emergenza Covid-19».
L’obiettivo dell’associazione culturale, «no profit, apolitica, apartitica e laica», è «riscoprire, tutelare e promuovere il patrimonio culturale» della città. Non solo monumenti e opere d’arte, ma anche dialetto e storia locale, usi e costumi, tradizione culinaria e musica. «Tutto questo – spiega Mauri – con un’azione di marketing territoriale che prevede eventi, visite guidate, pubblicazioni, progetti di ricerca e territoriali». Sul podio delle visite guidate più partecipate c’è, al primo posto, quella dedicata a ‘I sette segreti di Bologna’, «una sorta di caccia al tesoro che attraversa il centro storico della città, in un percorso in cui si alternano arte e leggende».
Al secondo posto ci sono le visite al sottotetto di San Petronio, uno degli elementi di maggior fascino storico architettonico dell’intera Basilica. Segue la visita ai Bagni di Mario, la Conserva di Valverde, sistema di captazione delle acque di epoca rinascimentale realizzato per alimentare la Fontana del Nettuno. Fra le altre visite guidate previste, sempre in luoghi gestiti dall’associazione, ci sono quelle alla Cripta di San Zama, allo stadio Dall’Ara e al Complesso di Bentivoglio. Fra gli altri (sempre con prenotazione dal sito dell’associazione: www.succedesoloabologna.it), Le vie di Bologna, Bologna ebraica, Portici da record, Misteri oscuri di Bologna, A spasso con Dante e Bolowood: i luoghi del Cinema a Bologna.
I tour, tutti condotti da guide che possiedono regolare abilitazione alla professione, «sono disponibili sia a data fissa che su richiesta – spiega ancora Mauri –. Con la possibilità, in quest’ultimo caso, di personalizzarle in ogni aspetto, da data e luogo alla lingua». Le visite guidate sono gratuite. Si tratta, nei fatti, di tour a donazione libera, in cui si paga in base al grado di soddisfazione. «Stiamo lavorando per riuscire a organizzarne di più, per dare a tutti di visitare e conoscere le bellezze della nostra città, al di là delle disponibilità economiche».
Sempre in tema di turismo, i dati delle presenze nella prima metà di settembre sono molto positivi. Il turismo leisure, legato al tempo libero, ha raggiunto numeri pre-Covid. Dal primo al 15 settembre, si è registrato il 75% di occupazione camere. Nel settembre del 2019, quindi prima dello scoppio della pandemia, si era al 76%.A questi dati andrà sommato il turismo business, legato alle fiere e ai viaggi d’affari, sta ripartendo adesso. Dettaglio non secondario, mancano i turisti da Regno Unito e Usa, i nostri mercati più forti.
di Luca Orsi, il Resto del Carlino, 20 settembre 2021
Le associazioni: “Vanno forte i prodotti della tradizione. Giusto comprare nei nostri negozi di prossimità, aspetto che dà linfa vitale a quartieri e territorio”