Caro bollette in vista per le imprese. Si aggirano attorno al 42% per l’elettricità e sul 38% per il gas gli aumenti stimati da Confcommercio per il terziario, già dal prossimo mese di ottobre
Si prevede infatti, che il Prezzo Unico Nazionale (PUN) possa registrare un incremento di quasi il 50% rispetto al trimestre precedente e di oltre il 400% rispetto al corrispondente trimestre del 2020 andando a influire nel breve termine sull’inflazione.
Ne emerge una situazione preoccupante senza precedenti per la quale Confcommercio invita il governo a intervenire con «misure urgenti ed immediate». Secondo elaborazioni di Confcommercio con Nomisma energia, per un negozio con potenza impegnata di 35 chilowatt e consumo annuo di 75 mila chilowattora, «la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe di oltre 6 mila euro su base annua su un totale di 19 mila euro», per un ristorante con potenza impegnata di 50 chilowattora e consumo di 100 mila chilowattora in un anno, «la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 8,5 mila euro annui su un totale di 28 mila euro» mentre per un albergo con potenza impegnata di 90 chilowattora e consumo 260 mila chilowattora in un anno,« la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 20 mila euro annui su un totale di 65 mila euro».
All’aumento dell’elettricità segue anche l’incremento del costo della bolletta del gas dovuto al trend che vede crescere il costo del gas naturale. L’Italia è un paese importatore di energia e per questo dipendenti dei prezzi internazionali delle materia prime. Un sistema che mette in evidenza la fragilità del sistema del prelievo che fa ricadere, in ultima battuta, sugli utenti finali il costo degli incentivi economici alla produzione da fonti rinnovabili. «Tali oneri — si legge nella nota di Confcommercio — a partire dal 2015, hanno avuto un ammontare stabile quantificabile in circa 15 miliardi di euro annui, arrivando a pesare quasi per un quarto sul totale della bolletta». Per questo l’associazione invita il governo a provvedere a trasferire questi oneri nella fiscalità generale e provvedendo al relativo finanziamento tramite l’istituzione di un apposito Fondo da gestire secondo le regole di finanza pubblica. Altri interventi richiesti da Confcommercio sono l’immediato rifinanziamento del fondo che consente di rimborsare alle aziende energetiche una parte di quanto speso per emettere CO2 e la riduzione delle imposte sull’elettricità.
Emily Capozucca, corriere.it – L’Economia, 17 settembre 2021
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