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Quindici milioni: Monti fa rinascere le Terme

Il complesso di Porretta passerà al Gruppo Salute Più. Il sindaco Nanni: «Il turismo tornerà ad essere centrale in tutta l’alta vallata»

La gestione delle Terme di Porretta è destinata a passare al Gruppo Monti Salute Più. I condizionali sono, in realtà, una mera formalità perché per definirsi conclusa l’operazione deve ancora osservare alcuni passaggi istituzionali, tra cui il consiglio comunale di Alto Reno Terme che si terrà mercoledì.

Sarà l’ultimo della attuale amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Nanni, dato che ad ottobre i cittadini del comune montano saranno nuovamente chiamati alle urne per decidere chi li guiderà per i prossimi 5 anni. Volendo togliere dalla campagna elettorale un argomento così delicato come quello del complesso termale, Nanni, che si candiderà per un secondo mandato, ha deciso di accelerare i tempi di questo accordo, anche perché, dopo aver bussato a tante porte, finalmente si è trovato chi è pronto a fare investimenti per una cifra superiore ai quindici milioni di euro. 

Tanti sono infatti i soldi che l’accordo tra Inail e il Gruppo Salute Più mette sul piatto per un piano pluriennale di riqualificazione e di sviluppo dell’intera struttura. Gli interventi prevedono la ristrutturazione globale dell’Albergo Castanea, con il rifacimento di tutte le camere ed i servizi di supporto con il completamento, anche, della sala convegni con accesso indipendente. Il secondo punto riguarda la realizzazione di un polo diagnostico per immagini, inserito nel complesso poliambulatoriale delle Terme, con tanto di macchinari per le risonanze magnetiche, le tac, le radiografie e le ecografie.

La terza opera comprende la ristrutturazione del complesso della Terme della Puzzola per farne un centro per la riabilitazione in ambito soprattutto sportivo. Ora arrivano probabilmente le due opere più attese dalla popolazione porrettana. La prima è la ristrutturazione delle Terme Alte per fermarne il degrado e ridare le prerogative per le quali furono costruite, realizzando oltre alla parte termale un ‘hotel de charme’ e riqualificando anche le parti storiche del complesso. 

La seconda, invece, è la sistemazione delle cupole denominate ‘Najadi’, con la realizzazione della piscina esterna e di limitati ampliamenti e corpi servizi nell’ambito di una complessiva riqualificazione di tutto il parco. «Si tratta di un vero e proprio sogno che si realizza – spiega il sindaco Nanni – anche perché l’impianto termale tornerà ad essere volano per tutta l’economia non solo del nostro paese, ma anche per tutta l’alta valle del Reno. Il turismo sarà nuovamente centrale e di questo non posso che ringraziare tutte le istituzioni che ci sono state vicine in queste percorso, il Gruppo Monti per la sua volontà di impegnarsi nel nostro territorio, e la banca Banca di Bologna per la disponibilità nel chiudere questa trattativa». 

Se non vi saranno intoppi nell’estate del 2022 si vedranno i primi effetti di questo percorso di ristrutturazione, tenendo presente che il lavori spesso subiscono un rallentamento durante i mesi invernali a causa del maltempo. 

di Massimo Selleri, il Resto del Carlino, 13 agosto 2021

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