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Tornano i turisti e si rivedono le code in centro

Per l’ Ascom è «una spinta alla ripresa del lavoro». Federalberghi e Bologna Welcome: «Dati in ripresa, ma non basta ancora»

«La buona notizia è arrivata col mese di luglio, il turismo è ripartito bene», spiega Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom. E il merito è della campagna vaccinale e del Green pass: «Dopo la Germania siamo il Paese che ha il maggior numero di immunizzati. Questo, assieme al certificato verde, ha trasmesso un senso di sicurezza agli stranieri, che sono tornati a frequentare i nostri ristoranti e i nostri monumenti. La maggior parte proviene dall’Europa, chi manca davvero sono gli americani, che si spostano con più difficoltà a causa della situazione pandemica. Il lato positivo è che finalmente abbiamo visto tornare le code nel nostro centro storico. I nostri associati vivono positivamente questa spinta, che profuma di ritorno alla normalità e ripresa del lavoro. Tra poco riprenderanno anche le fiere e torneranno gli studenti in città, che saranno un’altra boccata d’aria. C’è ottimismo e c’è soddisfazione perché gli sforzi che sono stati fatti per controlli e prevenzione stanno dando i loro frutti». 

Gli alberghi, dall’altra parte, sono ancora in sofferenza ed è difficile capire come e quando ci sarà una vera ripresa, perché quasi tutte le prenotazioni avvengono all’ultimo minuto per paura dell’introduzione di nuovi obblighi e restrizioni. «Rispetto all’anno scorso c’è un po’ di movimento – nota Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi Bologna –. I turisti viaggiano soprattutto in auto e si fermano qui per una sosta o per un paio di giorni. Va un po’ meglio rispetto all’anno scorso, ma con il 2019 non c’è paragone. Molti dei nostri hotel stanno chiudendo perché conviene di più. A questi si aggiungono le strutture che non hanno mai riaperto e così si arriva a un 20% di alberghi chiusi. Speriamo in settembre per la ripresa: grazie alle diverse fiere le prenotazioni stanno arrivando. Rimane però difficile fare previsioni, perché prenotano tutti sotto data, anche chi viene per motivi di lavoro. In generale non siamo molto soddisfatti delle presenze nelle strutture, ma tutte le città d’arte stanno soffrendo». 

Più ottimista Giovanni Trombetti, presidente di Bologna Welcome: «C’è stato un miglioramento. Ci aspettavamo un’estate fotocopia del 2020 e invece l’andamento è positivo. I dati di giugno ci parlano di un’occupazione media degli alberghi bolognesi del 40%, contro il 20% del 2020, ma sempre lontano dal 71% del 2019. Per il mese di luglio e agosto però i dati sono molto in crescita (Su Booking, le strutture occupate nel weekend di Ferragosto sono il 75%, ndr). Rispetto all’anno scorso ci sono più turisti, molti dal Nord Europa, come gli olandesi, ma stanno arrivando anche tedeschi e francesi. Il Green pass non ha limitato gli arrivi, gli stranieri si sono organizzati. Da parte nostra, abbiamo fatto una massiccia comunicazione online per informare su ciò che serve per soggiornare e visitare la città, creando anche la web-app ’MyBologna’». 

di Maria Letizia Camparsi, il Resto del Carlino, 9 agosto 2021

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