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«Il futuro delle cartolerie passa dall’innovazione»

Intervista a Medardo Montaguti, rieletto Presidente della Federazione Nazionale Cartolai e in carica come Vice Presidente Confcommercio Ascom Bologna

Montaguti, la rielezione a Presidente della Federazione Nazionale Cartolai è un importante segnale di continuità. Come si è chiuso il precedente mandato?
«Durante il precedente mandato abbiamo lavorato per porre le basi per il futuro del settore delle cartolerie, collaborando anche a stretto contatto con le istituzioni. Ad esempio, con il Miur abbiamo attivato il Bonus cultura (18App) per far sì che i giovani potessero spendere i loro buoni anche in cartoleria. Siamo riusciti a liberalizzare le adozioni scolastiche, che per le cartolerie è un tema importantissimo, visto che il nostro settore movimenta il 60% dei libri scolastici. È stata implementata la piattaforma CRM per la gestione delle comunicazioni con gli associati, che ha preso il nome di “Filo Diretto” e che conta già 2500 iscritti. In più abbiamo attuato numerose politiche green, visto che il 50% dei nostri prodotti di cartoleria sono eco-sostenibili. Una percentuale che vogliamo far crescere attuando politiche green anche nel nuovo mandato».

Partendo da questa base, quali sono gli obiettivi per il prossimo mandato?
«Il principale obiettivo è quello di far crescere il sindacato e quindi il numero dei soci. In questo è fondamentale il lavoro svolto sul territorio dalle varie Confcommercio Ascom, visto che Federcartolai è un’associazione di tipo verticale e non orizzontale. Dal punto di vista fiscale puntiamo a dialogare con il Ministero dell’Istruzione per detassare le spese scolastiche perché l’istruzione è un diritto fondamentale per i nostri giovani. Dobbiamo poi Implementare la partecipazione sindacale dei nostri associati, dobbiamo intercettare le esigenze della nostra base e farci promotori per far sì che la loro voce venga ascoltata. Altro tema fondamentale da affrontare durante questo mandato sarà anche quello dell’informatizzazione».

Informatizzazione intesa come innovazione?
«Sì, perché il mondo delle cartolerie deve sempre di più essere in grado di adattarsi alle novità, diversificando i servizi offerti al cittadino, come ad esempio la possibilità di pagare le utenze o il trasferimento di denaro. Inoltre, abbiamo anche chiuso un accordo con Fermopoint e TNT per diventare punto di ritiro e spedizione dei pacchi, un servizio molto apprezzato dai cittadini. Innovarsi, poi, significa anche essere più presenti sulla stampa di settore, con cui bisogna lavorare per stringere rapporti più stretti e rinsaldare la collaborazione con tutti gli attori della filiera del settore».

Quanto ha pesato e sta pesando la pandemia da Covid sulle cartolerie? Penso ad esempio alla chiusura delle scuole.
«Il Covid, specialmente per le cartolerie della provincia e distanti dal capolouogo, ha creato seri problemi in quanto con la dad sono venuti meno tutti quei clienti che gravitano intorno al mondo della scuola, dagli studenti agli insegnanti. C’è da dire, però, che ci siamo mossi subito per tutelare la categoria e abbiamo ottenuto dal governo la possibilità di rimanere aperti, in quanto attività essenziali. Le cartolerie che si sono adattata a vendere altri prodotti, come mascherine e gel, sono riuscite a lavorare. Chi non ha avuto questa possibilità è andato in difficoltà, motivo per cui anche per loro abbiamo chiesto i ristori».

Quanto sarebbe importante per il settore delle cartolibrerie coinvolgere i giovani per far sì che intraprendano questo lavoro?
«È indispensabile e noi ci stiamo già muovendo in questo senso. L’età media del nuovo consiglio è scesa di circa 10 anni. Per noi portare avanti i giovani e farli innamorare di questo lavoro è importantissimo perché loro sono il futuro, soprattutto per quanto riguarda l’evoluzione tecnologica del nostro settore».

Quanto è importante, ancora oggi, il fattore umano?
«Il fattore umano è imprescindibile, nel senso che con il cartolaio nasce un rapporto di fiducia, perché in cartoleria si entra per la prima volta da bambino e nella vita si avrà sempre bisogno di un cartolaio. Inoltre, avere la possibilità di scegliere, toccare e vedere i prodotti in vendita è importantissimo, è un tipo di esperienza diversa e più appagante di quella online».

In futuro che sfide attendono le aziende del settore della cartoleria?
«Le cartolerie devono puntare a diventare negozio multiservizi e adeguarsi alle nuove occasioni e ai nuovi servizi che possono essere offerti ai cittadini. Il futuro del settore si gioca tutto su questi temi».

Il Resto del Carlino – 5 agosto 2021
Medardo Montaguti

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