Un salotto amato dai turisti. Valorizziamolo, di Enrico Postacchini
I portici sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e ora questo riconoscimento mondiale va valorizzato a dovere. E’ stata una vittoria inaspettata perché, va detto, dopo il recente stop dell’Icomos ci si era forse un po’ demoralizzati. Ma ci speravamo ancora, perché è un percorso che parte da lontano e nel quale sono state impiegate tante energie: va dato atto al Comune di aver tenuto duro, e il sostegno di tutte le componenti cittadine non è mai mancato.
Un obiettivo, centrato, che fa felici tutti. E’ indubbio che i portici rappresentino un elemento di attrattività fondamentale per i turisti. Perché sono peculiari, sono un monumento non replicabile in altre parti del mondo, sono un’edizione più che limitata. Hanno un unico limite: coprendo tanta superficie sono complicati da mantenere. Questa è la debolezza, alla quale si contrappone la grande forza rappresentata da quello che sono, un grande salotto coperto che copre tutta la città, che lascia il segno per i turisti.
Ora vanno tenuti puliti, la sfida è non dimenticarsi mai di curare il portico dove si abita, dove si lavora oppure dove si passa quotidianamente. I bolognesi devono adottare i portici, la sfida vera è tenerli puliti. Il challenge comincia adesso, dovremo essere tutti bravi a tenere alti la nomea e il valore. Come il vaccino, i portici sono denaro contante: se li sai valorizzare, per Bologna sono l’oro del turismo. Bisogna trasformare i portici in un grande elemento di attrattività, servirà anche un’importante campagna di comunicazione. Bisogna infine risolvere il problema della raccolta dei rifiuti notturna: non possiamo lasciare i portici invasi dai sacchi la sera.
Presidente Confcommercio Ascom Bologna
Il Resto del Carlino, Piazza Maggiore, voci dalla città – 1 agosto 2021
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