Niente via libera per i locali da ballo, la Regione e i gestori protestano: fateci lavorare. Il bollettino dell’epidemia: ancora poche ospedalizzazioni e due vittime under 55
Sarà si spera un’estate felice, come si auspica il premier Mario Draghi. Ma di certo le novità racchiuse nel nuovo decreto lungo la via Emilia non saranno accolte sempre con il sorriso. In particolare in Romagna. Le discoteche resteranno chiuse, anche in zona bianca. «Credo che la decisione di tenere chiuse le discoteche sia sbagliata – dice l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – Con il green pass sarebbero state un luogo comunque sicuro e, anzi, l’obbligo di presentare il certificato prima di andare a ballare avrebbe spinto i ragazzi a vaccinarsi. Non solo in Riviera abbiamo un problema di ballo abusivo con assembramenti che sarebbe stato disciplinato garantendo ai giovani la possibilità di andare a ballare in sicurezza senza infrangere regole».
Il settore è in ginocchio. «L’unica cosa certa – attacca Gianni Indino presidente del Silb dell’Emilia-Romagna – è che i ragazzi continueranno a ballare, i contagi continueranno a salire e le imprese continueranno a morire: bel quadro che ci hanno lasciato». Altri sorrisi mancati nella ristorazione: non sono facili da digerire le novità del decreto che riguardano i locali al chiuso. Ma ricorda il premier Draghi: «Il Green pass è una misura che dà serenità, non che la toglie». E dal 6 agosto il Green pass sarà obbligatorio nei ristoranti e nei locali dove si consuma al tavolo al chiuso (per clienti e lavoratori), per assistere agli spettacoli al cinema e a teatro, per partecipare a eventi e competizioni sportive, per entrare nei musei, frequentare piscine, palestre, ma anche andare a fiere, sagre, convegni, parchi divertimento, sale gioco, partecipazione a concorsi.
Le altre due novità uscite dalla cabina di regia ieri sono la proroga dello stato di emergenza e il cambio dei parametri per il passaggio nelle fasce di rischio. Sarà il tasso di ospedalizzazione il parametro prevalente nella valutazione, come richiesto anche da Stefano Bonaccini. Sarà zona gialla con il 10% dei posti occupati in intensiva e 15% in area medica. Per andare in arancione basterà oltrepassare il 20% e il 30%. Per la rossa: 30% in terapia intensiva e 40% in area medica. «Servono soglie molto basse per gli indicatori ospedalieri – avverte contrariato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – non oltre il 5% di occupazione da parte di pazienti Covid-19 per le terapie intensive e il 10% per i ricoveri in area medica per rimanere in zona bianca».
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna nell’ultima settimana entrambi i valori sono del 2%, quindi sotto la soglia del 10% che permette di restare in zona bianca (e sotto il 5% indicato da Cartabellotta). In regione continua a crescere però il numero di nuovi positivi: nelle ultime 24 ore sono 447, su 20.346 tamponi. Per un aumento simile bisogna tornare al 20 maggio. Calano lievemente i ricoveri, ma si registrano due decessi, entrambi under 60: uno a Modena, un uomo di 49 anni e uno a Bologna, una donna di 54. Secondo Gimbe nella provincia di Bologna l’incremento dei nuovi casi la scorsa settimana era del 109,8%, in questa è stato del 143,9%, si è passati da 107 a 261 nuovi casi. In regione il 47%, avrebbe ricevuto entrambe le dosi, il 13,1% solo una dose di vaccino.
Per quanto riguarda Bologna, i dati dell’ Ausl registrano 543.758 prime vaccinazioni e 417.423 le seconde, effettuate dal Vaccine Day al 21 luglio. In totale 961.181.
di Francesca Blesio, Corriere di Bologna, 23 luglio 2021
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